Fine settimana intenso quello dei Carabinieri della compagnia dell'Isola d'Elba che si sono trovati ad operare in alcune situazioni che sono passate dall'ordinaria amministrazione al decisamente "sopra le righe" E' accaduto nella notte tra sabato e domenica nelle vicinanza di un locale notturno capoliverese, dove un carabiniere è stato aggredito dopo aver cercato di dividere due condendenti. Intervento poi a Marina di Campo per intimare ad un trentenne a non molestare l'ex-convivente. Ritirata la patente ad un portoferraiese che guidava la sua grossa moto zigzagando in Calata Italia ed era ubriaco. Continua inopltre lo stillicidio di denunce per il caso dei "Topi Ospedalieri" portoferraiesi L'aggressione al Carabiniere Una Pattuglie dei CC del Nucleo Radiomobile di Portoferraio durante un normale giro di perlustrazione individuava due giovani che, all'esterno di un locale notturno capoliverese erano venuti alle mani ed uno dei quali sanguinava abbondantemente. Un carabiniere scendeva dall'asutoe cercava di separare i due ma era a sua volta aggredito dal diciottenne F.I. di origini sarde e nello stesso tempo veniva colpito alle spalle con pugni e spintoni da almeno 4-5 persone le quali però si riusciva ad identificare (al momento) solo un minorenne nel generale parapiglia, sedato dopo che per l'intervento dei colleghi della stazione capoliverese, e di una volante del Commissariato. I due fermati che probabilmente non erano molto coscienti di quanto stavano combinando poichè parevano aver alzato decisamente il gomito, venivano portati in Caserma a Portoferraio, dovranno rispondere entrambi di violenza resistenza e lesioni nei confronti di un pubblico ufficiale il maggiorenne alla Procura della Repubblica di Livorno e il giovane compare al Tribunale dei minori di Firenze. Il carabiniere ferito veniva intanto condotto in ospedale dove veniva medicato e giudicato guaribile in 10 giorni dalle escoriazioni ecchimosi e traumi riportati. Il più giovane dei due temporanei ospiti di Via Manganaro veniva raggiunto dai genitori che lo redarguivano pesantemente per lo sconsiderato comportamento. L'episodio è un altro chiaro segno dell'infittirsi con l'avvicinarsi delle feste di episodi di non sempre lecita "esuberanza" rilevato dai Carabinieri, ma a cui le Forze dell'Ordine nel loro complesso intendono rispondere con l'innalzamento del livello di vigiolanza sul territorio Maltrattava l'ex-convivente non potrà più vederla Non si rassegnava ad essere stato lasciato dalla sue ex-convintente un trentenne campese che da circa un anno e mezzo, da quando era maturata la rottura con la donna (una sua coetanea) aveva continuato a tentare di convincerla a ritornare sulla decisione un po' blandendola un po' minacciandola, talvolta alzando le mani, comunque molestandola con continue incursioni nel domicilio ed anche sul posto di lavoro. Un'ultimo episodio ha fatto scattare l'intervento dei Carabinieri della Stazione di Marina di Campo. Il GIP di Livorno ha emesso nei confronti del campese un provvedimento cautelare con immediato effetto: l'uomo non potrà avvicinare la ex-convivente dovunque essa si trovi. Lo zigzagare etilico di un motociclista portoferraiese Una pattuglia del radiomobile ha beccato in serata di domenica un portoferraiaese ventiseienne (già noto alle forze dell'ordine), mentre procedeva con la sua moto da cross zigzagando in viale Italia. La prova dell'etilometro aa cui veniva sottoposto il ventiseienne L.G. forniva ampia spiegazione della rotta non proprio rettilinea tenuta dal centauro ferajese: si era messo in sella con un tasso alcolemico quasi triplo del massimo consentito. I Carabinieri lo hanno appiedato, gli hanno comminato una multa, ritirato la patente di guida ed hanno sottoposto a fermo per due mesi la sua moto che il giovane avrà in custodia ma non potrà usare se non come ha fatto dopo essere stato multato per raggiungere la sua abitazione: spingendola a piedi. Topi d'ospedale continuano le denunce Anche se a ritmo più blando rispetto ai giorni scorsi continuano ad affluire al Comando della compagnia portoferraiese dei Carabinieri altre persone che denunciano sparizione di documenti d'identita e buste paga, in relazione al caso dei "Topi d'Ospedale" ed al tentativo di truffa informatica che due dipendenti dell'ASL ed un ex-detenuto stavano tentando di attuare e che era stata stroncata dai militari dell'Arma. Ancora nel pomeriggio di lunedì 11 dicembre i Carabinieri avevano in agenda l'audizione di due persone che erano state vittime dei "ladri in ambiente sanitario".
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