Torna indietro

Storie di Ordinario degrado

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 09 novembre 2002

Crediamo che in un colpo solo la foto che vi proponiamo racconti due storie di ordinario degrado. Più vicino all’obiettivo c’è un cumulo di mobili usati (neppur molto usati notiamo) portati allo “scollo” del Reciso al confine tra i territori comunali di Portoferraio e Capoliveri, oltre che dagli sconosciuti che hanno insozzato questo angolo come molti altri dell’Elba, da due componenti negative di una sub-cultura ancora troppo radicata: il consumismo e lo spregio per l’ambiente. Più oltre le strutture della cava di calcare, che negli anni ha sventrato un monte, facendo dominare la rada portoferraiese da una sorta di gigantesco dente cariato, un orrendo monumento ad un altro tipo di filosofia del consumo: quello territoriale. Due guasti diversi per dimensione, gravità, sanabilità e, per assurdo, legittimità visto che l’attività di escavazione è consentita e regolamentata, al contrario della dispersione di masserizie nell’ambiente; ma incontestabilmente due guasti. Due episodi che dicono quanto lavoro ancora c’è da compiere , in una terra che ospita uno dei santuari ambientali più importanti come è il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, per far crescere, sia nei comuni cittadini che il quelli chiamati ad amministrare il territorio, consapevolezza e comportamenti che risultino davvero ambientalmente compatibili


portoferraio capoliveri discarica colle reciso

portoferraio capoliveri discarica colle reciso