Due buone notizie. La prima è la firma dell’accordo fra Regione Toscana, Provincie di Grosseto di Siena, Comuni di Montieri e Chiusdino da una parte, e Syndial (Gruppo Eni) dall’altra, per la bonifica del fiume Merse e dell’area mineraria dismessa di Boccheggiano-Campiano. Nel complesso si tratta di una spesa attorno ai 25 milioni di euro a carico della Syndial - erede delle società che nel tempo avevano espletato attività estrattiva nell’ area -, per i costi di bonifica e per i rimborsi alla Regione ed ai Comuni per gli interventi di emergenza già effettuati. L’accordo porta a soluzione un lungo contenzioso giudiziario; costituisce un significativo risultato a livello nazionale e un precedente che è auspicabile possa estendersi anche ad altre aree minerarie della Regione, quale pre-requisito per ampliarne gli interventi di valorizzazione ecoturistica. La Toscana contiene manifestazioni geologiche e mineralogiche di risonanza internazionale che permettono di “vedere” i grandi e piccoli processi geodinamici che in un cammino di almeno 400 milioni di anni hanno portato alla “istantanea” della sua attuale configurazione continentale ed insulare. Da tremila anni inoltre è sede di famose e celebrate attività minerarie e metallurgiche le cui tracce si ritrovano, non solo nei resti archeologici presenti nelle aree a vocazione mineraria, ma anche nei materiali e/o nelle sorgenti di finanziamento usati per creare le chiese, i palazzi ed i monumenti delle città e dei paesi d’arte della Regione. Nella Toscana Marittima ed Insulare, da tempo sono una realtà i Parchi Minerari ed Archeominerari dell’Isola d’Elba, della Rocca di San Silvestro e delle Colline Metallifere. Questi richiamano ogni anno migliaia di visitatori, ed esplicano una intensa attività educativa e scientifica in una sempre più marcata visione sinergica delle loro attività. E’ auspicabile che queste possano allargarsi ad altre aree – dalle Apuane, all’Amiata, fino ai Monti Rognosi aretini-, in una rete tematica inserita nel sistema del turismo culturale ed ecologico della Regione; quale parte integrante della sua identità e del suo marker territoriale. La seconda notizia riguarda la Cava di Calcare di Campiglia Marittima, limitrofa al Parco Archeominerario di Rocca S.Silvestro, relativamente alla quale la Giunta comunale ha respinto il nuovo piano minerario che allungava al 2026 i tempi di coltivazione ed allargava marcatamente l’area in concessione, compromettendo la fruizione del Parco e la stessa salvaguardia di significative emergenze naturalistiche e archeologiche. Le attività estrattive inevitabilmente portano alterazioni ambientali, ma è possibile minimizzare l’impatto con idonee tecniche di coltivazione e ripristino, restituendo dei luoghi socialmente fruibili. Questo fra l’altro è ben documentato nel: “ Codice di buona pratica ambientale nell’Industria estrattiva Europea” edito nel 2001, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, dalle stesse Associazioni di produttori che operano in Italia nel settore estrattivo. In Toscana esistono varie realtà di miniera e di cava a marcata criticità ambientale. Ed è quanto mai opportuno che si giunga ad approvare la Legge regionale, in avanzato stato di elaborazione, che dopo il passaggio delle competenze minerarie dallo Stato alle Regioni, tende a regolare le attività con un nuovo approccio culturale e sensibilità ecologica, rispetto a dettati legislativi che si rifanno al 1927. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 2008 "Anno Internazionale del Pianeta Terra (IYPE)", individuando l’Unesco e l’Unione Internazionale delle Scienze Geologiche, quali promotori a livello locale, nazionale, regionale di programmi di ricerca e di divulgazione scientifica, atti ad incrementare e diffondere le conoscenze che abbiamo sulle bellezze, i limiti e le fragilità del nostro Pianeta. Un capitolo molto importante è dedicato all’uso e all’approvvigionamento delle georisorse minerali poiché sono in grado di incidere marcatamente, a livello locale e globale, sui nostri modelli di sviluppo sostenibile e solidale.
Magnetite minerale