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Roberto Marini: all'Elba la sanità è di serie B

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 01 dicembre 2006

Nel Tirreno del 21/11 u.s. il Sindaco di Cecina Pacini, in seguito ad un grave episodio di malasanità accaduto ad un suo cittadino, chiede il potenziamento dell’Ospedale della Bassa Val di Cecina; nello specifico, chiede che venga dotato della rianimazione e, di conseguenza, di più anestesisti. Il giorno dopo l’Assessore regionale alla Sanità, Rossi, riconosce le ragioni al Sindaco Pacini e lo rassicura sulla volontà di dare ascolto alle sue richieste mediante l’assunzione di tre nuovi anestesisti, necessari per l’apertura della terapia intensiva e l’accreditamento del punto nascita, oltre all’acquisto, già avviato, di una risonanza magnetica e l’ampliamento del Pronto Soccorso. Le risorse verranno trovate “tagliando qualcosa qua e là”. Bravo Sindaco Pacini! Non importa se l’Ospedale di Cecina è a 20 minuti da Livorno, a meno di un’ora da Pisa e a poco più di un’ora da Firenze. Se si può avvantaggiare la propria cittadinanza, ben venga, soprattutto in un ambito così serio quale quello sanitario. Non posso però fare a meno di essere amareggiato pensando a quella che è la realtà elbana, un territorio piccolo, ma così articolato che gli abitanti delle frazioni estreme al capoluogo impiegano 40 minuti per arrivare all’Ospedale di Portoferraio, con la speranza che il tipo di patologia possa esservi affrontata. Infatti se la questione è grave per il paziente inizia un’odissea: se non è tanto urgente ed è giorno ci sono le navi; se invece, la situazione è critica occorre l’elicottero – in entrambi i casi speriamo nel bel tempo. In breve, se tutto va bene, in circa 3 ore il paziente arriva all’Ospedale di Livorno dove c’è la Terapia Intensiva. Si perché la Terapia Intensiva qui non serve: troppo costosa per gli elbani. In fondo nessuno dei Sindaci si lamenta più di tanto. Ho già più volte denunciato quella che è la realtà elbana sulla sanità, la “vera realtà” non quella propagandistica fatta dagli amministratori che annunciano, ad ogni soffio di vento negativo, l’arrivo di finanziamenti, anzi, di ingenti finanziamenti, di cui, però, non si riesce a vederne la concretizzazione. Concludo sperando che l’Assessore Rossi rivolga la Sua attenzione anche alle necessità sanitarie della nostra zona, rassicurandoci con le stesse parole con cui ha rassicurato il Sindaco di Cecina sul potenziamento dell’ospedale cecinese e che meritano di essere riportate alla lettera: “In questa direzione (del potenziamento), su mio impulso, si sta muovendo la stessa ASL con atti che confermano la volontà di potenziare i servizi e garantire ai cittadini, SENZA SPOSTAMENTI O DISAGI, la migliore qualità di intervento nella fase acuta della malattia”. Ma come è possibile che queste parole, che mi hanno profondamente indignato facendomi sentire per l’ennesima volta cittadino di serie B, non abbiano fatto insorgere i nostri Sindaci, nessuno escluso?


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