In riferimento allo sciopero dei dipendenti ASA svoltosi nella giornata odierna (venerdì ndr), il Consiglio di Gestione intende precisare quanto segue. Lo sciopero proclamato per la giornata odierna dalle Rsu di ASA certifica un insuccesso del management e delle Rsu nella gestione delle Relazioni industriali. Il tasso di adesione spontanea è certamente alterato dalla presenza di un picchettaggio che, per fortuna, non è andato oltre i limiti del lecito. Il Consiglio di Gestione insediato nel 2004 ha lavorato in questi anni per una complessa e difficile opera di risanamento dei conti di un’ASA che sarebbe stata altrimenti molto vicina al collasso. Il risanamento dei conti è un atto dovuto verso gli azionisti, i quali sono i proprietari dell’Azienda, e comporta inevitabilmente delle rinunce anche da parte dei lavoratori. Rinunce, beninteso non ai diritti sanciti dal Contratto nazionale, bensì ad alcune voci di stipendio accessorie, ottenute negli anni passati attraverso accordi integrativi non più sostenibili. Se si vuole, e si deve, contenere la crescita della bolletta, che i cittadini pagano a tutti noi, è necessario produrre di più a parità di costo. Non appena vi saranno le condizioni indispensabili Rsu e Direzione aziendale torneranno al tavolo delle trattative, ma, sia ben chiaro, nell’ottica irrinunciabile per tutte le parti coinvolte in questa vicenda, che maggiore efficienza e maggiori economie sono indispensabili.
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