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Tanelli: Il PNAT riprende il suo cammino

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 25 novembre 2006

E’ quanto mai necessario che il Parco Nazionale dell’ Arcipelago Toscano dopo quattro anni di commissariamenti , torni in tempi brevi ad essere governato dagli organi ordinari previsti dalla Legge. Lo stesso vale per il Parco Nazionale dell’ Appennino Tosco-Emiliano e per quello del Casentino, ancora in regime commissariale. Presidente del PNAT sarà il dott. Mario Tozzi, geologo e ricercatore del CNR, il cui impegno e le cui competenze nella diffusione delle conoscenze sulla ecologia della Terra è nota ad un vasto pubblico. Nel Consiglio Direttivo finalmente siederà il Giglio, uscendo dall’ isolamento in cui lo aveva relegato la passata amministrazione comunale . Un fatto che aveva marcatamente condizionato gli interventi del Parco nell’ area protetta gigliese ed a Giannutri. E’ fortemente auspicabile che anche Capraia, abbia un ruolo idoneo negli organi di gestione del Parco, sia per la sua alta valenza naturalistica , sia per le questioni amministrative ancora aperte sui beni ex-carcerari. Le isole ed il mare dell’ Arcipelago sono il contenitore di un prezioso e variegato patrimonio di natura, storia e tradizioni di risonanza internazionale , protetto non solo dal Parco Nazionale, ma anche da “ Pelagos “ , il Santuario Internazionale dei Cetacei, da varie Direttive europee ed iniziative dell ‘ UNESCO e della IUCN . Una notorietà ed una rete di attenzione che lo rende un laboratorio privilegiato per organizzare e sviluppare attività di ricerca , formazione tecnico-scientifica e comunicazione su grandi temi ecologici di interesse locale e globale: energie, acqua, smaltimento rifiuti, rischio idrogeologico, gestione del mare, agricoltura e viticoltura , contenimento gas serra. La natura e la cultura dell’ Arcipelago Toscano rappresentano l’ identità ed il marker territoriale della sua trainante e multiforme economia turistica. Questa trova nel Parco varie opportunità di realizzazioni e pubblicizzazioni ecocompatibili per uno sviluppo sostenibile e solidale, nonché un non secondario attore nel contrasto alle speculazioni cementificatorie ed alle infiltrazioni nelle attività produttive di componenti usuraie e malavitose. Al Presidente , Consiglio Direttivo e Comunità del Parco, si presenta un duro, ma appassionante lavoro di “ restauro e rilancio” del Parco. Dalla sentieristica, alle Case del Parco; Enfola e Volterraio;… Nel dialogo e nei ruoli previsti dalla Legge, dovranno essere riattivate le procedure con la Regione Toscana ed il Ministero dell’ Ambiente per giungere alla definitiva approvazione dello Statuto, del Piano e Regolamento del Parco e del Piano pluriennale di sviluppo economico e sociali. Atti fondamentali bloccati dalle politiche e dalle burocrazie ministeriali dei tempi commissariati , con i quali vengono sancite le autonomie dell’ Ente e si concretizzano le azioni per la tutela e la valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale dell’ Arcipelago. Parti integranti di questi atti non possono non essere alcune questioni , quali : a) definizione gestionale delle aree marine già protette dal PNAT e idonea documentazione tecnico scientifica per una loro auspicabile estensione anche al mare dell’ Elba e del Giglio; b) documentazione inerente la rilettura dei perimetri dell’ area protetta e l’ istituzione delle aree contigue; c) articolata ed esplicita pianificazione degli interventi tesi a contenere e gestire la sovrappopolazione di cinghiali e mufloni; d) definizione amministrativa e articolati piani di tutela e valorizzazione di Pianosa, ex-aree carcerarie di Capraia, ex- aree minerarie dell’ Elba, tutte appartenenti al demanio dello Stato e già oggetto di specifici protocolli di intesa fra tutti gli Enti aventi titolo amministrativo. E’ indubbio che gli atteggiamenti fino ad oggi tenuti da componenti politiche di destra hanno avuto deleterie ripercussioni nella storia e nello sviluppo del PNAT. Prima ostacolando la sua istituzione, poi con i commissariamenti bloccando il suo sviluppo e degradando la sua immagine culturale e materiale, ed infine aprendo tristi polemiche e speculazioni sulla figura del nuovo Presidente e sulle mancate rappresentanze, più o meno segrete e provocatorie, in seno al Consiglio Direttivo. Ma tutto questo non deve e non può costituire motivo per impedire al Parco di tornare ad espletare la “sua” politica, scevra da strumentalizzazioni di parte, che nella trasparenza e nel dialogo istituzionale e sociale , è segnata da una precisa missione: tutelare la legalità, l’ ambiente e le tradizioni, ed offrire al territorio opportunità e speranze per il suo futuro. Questo vuole la Legge ed il comune sentire delle persone che vivono e amano l ‘Arcipelago. Questo deve essere fatto per guadagnare la partecipazione della società civile, senza la quale il Parco resta una parola vuota di significato.


tanelli giuseppe

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