«”Elba Insieme” non sarà sbarcato sul web in versione completa come promesso, ma in compenso è sbarcato in Commissione europea, da dove saranno chieste alla Regione Toscana risposte certe sul destino dei 250mila euro di fondi comunitari utilizzati per finanziare il controverso progetto telematico». E’ quanto dichiarano il Capogruppo di Alleanza Nazionale al Parlamento europeo Roberta Angelilli e i Consiglieri regionali di An in Toscana Marcella Amadio e Giuliana Baudone. La questione del portale internet “Elba Insieme” era stata sollevata in estate da Amadio e Baudone a seguito delle proteste di alcuni cittadini elbani, che da anni attendevano, senza esito, l’apertura del suddetto portale, preannunciato come uno strumento rivoluzionario per favorire i contatti on line fra turisti italiani ed esteri e operatori del settore. Un progetto, dunque, fortemente caldeggiato, data la preminenza del settore turistico nell’economia locale. A garantire la buona riuscita dell’iniziativa, affidata alla Società Bassnet, leader nel settore multimediale, la partecipazione di promotori e sponsor istituzionali: Confesercenti Tirreno, Comunità Montana e Regione Toscana. Ma le aspettative sono state disattese, perché su internet è oggi presente una versione ridotta del progetto iniziale e, secondo quanto denunciato dagli esponenti di An, mero frutto dell’ansia di dimostrare che il lavoro era stato fatto, ma solo come conseguenza dell’interrogazione presentata alla Giunta regionale in proposito. E infatti le carte smentiscono la Confesercenti Tirreno e la Comunità Montana: in un documento della Regione datato 13 ottobre 2006, si legge che la Confesercenti Tirreno, capofila dell’iniziativa, non ha rispettato il termine di scadenza del 20 settembre 2006 per fornire il progetto completo; data che già costituiva la seconda proroga concessa dalla Regione per vedere finalmente realizzato quello che, nelle promesse, avrebbe segnato lo sbarco delle associazioni di categoria elbane (dagli albergatori ai ristoratori) nel mondo della rete. Da notare che l’Associazione Albergatori, Slow Food e i comuni di Marciana Marina e Campo nell’Elba avevano presentato un proprio progetto, non approvato, e che in seguito non stati mai interpellati sulla realizzazione di quello vincitore, che pur ne prevedeva il coinvolgimento. La prassi, secondo quanto espresso anche dai funzionari regionali, prevede che la Confesercenti Tirreno non abbia il diritto di accedere al saldo finale e che vengano inoltre verificate le spese sostenute fino a oggi. «Tale progetto – si legge infatti nell’interrogazione parlamentare di Angelilli - risulterebbe essere finanziato con fondi regionali di provenienza comunitaria. Tuttavia sembrerebbe che a fronte di un finanziamento pari al 40% dell’intero importo non siano stati registrati progressi nella realizzazione del portale informatico per rilanciare l’offerta turistica dell’Isola d’Elba». Da qui, le domande poste da An alla Commissione europea: «se le Autorità italiane hanno informato le Istituzioni comunitarie dello stato dei lavori, in che modo verrà impiegato il rimanente 60% dei fondi che erano stati messi a disposizione per la realizzazione del progetto “Elba Insieme” e infine se tali fondi risultano essere ancora disponibili da parte della Regione Toscana oppure saranno restituiti alla Commissione». «La Regione Toscana – commentano Amadio e Baudone – ha innanzitutto il dovere di farsi restituire per intero la cifra spesa per il progetto e poi di valutare con maggiore perizia tutte le richieste per accedere a fondi pubblici».
portale elbainsieme