“Il Piano di Sviluppo Regionale indica chiaramente lo sviluppo sostenibile delle coste toscane come obiettivo primario per una virtuosa integrazione europea e mediterranea. Collocare la Toscana come soggetto attivo nella dimensione strategica internazionale è compito del governo regionale che lo assolverà con tutti i mezzi a propria disposizione. Un impegno che si rafforza grazie anche al lavoro di Claudio Martini, nella sua veste di presidente della Conferenza delle Regioni Periferiche e Marittime, per una corretta collaborazione tra le varie zone europee per elaborare una politica marittima europea condivisa”. Con questa dichiarazione Giuseppe Bertolucci, assessore al bilancio ed alle politiche per il mare della Regione Toscana, è intervenuto stamni all’incontro internazionale “Quale futuro per le isole minori d’Europa” che si è tenuto in Scozia presso l’Isola di Islay. Per Bertolucci l’evento è stata l’occasione per ribadire l’impegno della Regione Toscana sui programmi e le risorse destinate dal governo regionale al settore del mare. “Nell’epoca in cui viviamo l’unico sviluppo possibile è quello sostenibile, a maggior ragione quando trattiamo aree sensibili del territorio come l’ecosistema marino e costiero. Servono quindi, ed è questo l’impegno del governo regionale, politiche concertate capaci di governare uno sviluppo socialmente e ambientalmente sostenibile, condizione fondamentale per la massima valorizzazione della risorsa rappresentata dalle nostre isole”. Per Bertolucci si tratta di politiche già sperimentate con successo negli ultimi anni, che mirano ad integrare la crescita economica con la vivibilità dei cittadini sulle Isole, in termini di lavoro stabile, migliori servizi e maggiori collegamenti con il continente. Tali politiche costituiscono oggi il metodo e la struttura del nuovo Programma Regionale di Sviluppo 2006-2010 lo strumento di programmazione per eccellenza della Regione Toscana al quale si raccorda il Piano di Indirizzo Territoriale attualmente all’esame della giunta. Nella prima fase, quella conoscitiva, sono stati già individuati i punti di forza di un rinnovato sviluppo a partire dal recupero del patrimonio architettonico e archeologico a fini turistici e museali; al recupero parziale dei manufatti produttivi minori per la residenza stanziale; all'agriturismo al turismo rurale, naturalistico ed escursionistico.
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