Il giorno 18 Novembre all'Isola del Giglio si sono tenute le tradizionali manifestazioni per celebrare la ricorrenza dell'ultimo attacco barbaresco subito dall'isola nel 1799. Considerata la devozione degli isolani a S. Mamiliano, alla cui intercessione la tradizione religiosa attribuisce la vittoria sui pirati, la ricorrenza è nota come "San Mamiliano dei Turchi". Oltre alla visita pastorale del Vescovo Mons. Mario Meini e la celebrazione della Santa Messa nella chiesa di Giglio Castello è seguita la processione con la reliquia del Santo accompagnato da un folto gruppo di fedeli. Dopo la processione, nei locali dell'ex asilo di Giglio Castello, il professor Angelo Biondi e Quirino Galli, noto ricercatore di tradizioni popolari del viterbese, ha presentato lo studio "San Mamiliano, un Santo fra terra ed acqua". Nella relazione si è parlato, fra l'altro, di un pellegrinaggio dei Gigliesi a Sovana nel 1660 per venerare il corpo del Santo, ancora oggi conservato in una cripta della Cattedrale. Alle 19.30 una motovedetta della Guardia di Finanza ha riportato il Vescovo in continente. La manifestazione ha avuto il patrocinio dell'Amministrazione Comunale, dell'Arcipretura di S. Pietro e Paolo di Giglio Castello, della Pro-Loco e del Circolo Culturale Gigliese.
Isola del Giglio sfumata