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Leonardo Preziosi: la vera lettura dei risultati della Banca dell'Elba

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : lunedì, 12 maggio 2003

Leonardo Preziosi, per 24 anni Dirigente di una Multinazionale dell’Informatica in cui ricopriva la carica di Direttore Commerciale del mercato Italia e oggi Consulente di Organizzazione e Marketing, propone la sua interpretazione delle elezioni avvenute all'interno dell'assetto societario della Banca dell'Elba: "A beneficio del lettore , soprattutto del lettore socio della Banca, ma in generale per amore della verità, oggi, finalmente non più obbligato a tacere per rispettare il Regolamento elettorale, mi preme chiarire alcuni aspetti che prima delle elezioni sono stati mal interpretati ed altri che, usciti sulla stampa nel dopo elezioni, forniscono una lettura sensibilmente distorta dei risultati. Si è parlato molto di “cordata” antagonista del Consiglio di Amministrazione uscente e di conseguenza si è utilizzata la metafora della “scalata”. A parte l’uso infelice di questi termini,peraltro inadeguati anche se così fosse stato, voglio chiarire subito che non ho organizzato alcuna cordata alternativa. D’altra parte il regolamento elettorale parlava chiaro: si dovevano semplicemente esprimere 9 preferenze con una scelta “ad personam” basata sulle competenze e sulla integrità personale e professionale. Non si votava una lista ,modalità che l’Aassemblea del 22 Maggio 2002 aveva ricusato a favore del Regolamento ad autocandidatura personale. Quindi non sono stato certamente io a trasformare l’elezione in un ordine di scuderia impartito dall’alto di un “portafoglio” di oltre 500 deleghe. Detto questo vediamo invece il commento sul voto. Anzitutto esprimo la mia grande soddisfazione per il risultato raggiunto che coglie essenzialmente due obiettivi: - il riappropriarsi della Banca da parte dei soci (1140 votanti su 1430). - L’apertura di un confronto costruttivo nel bene del futuro della Banca. Alla prima occasione che hanno avuto ( per i primi due mandati i membri del CDA sono stati eletti, diciamo, “per titoli acquisiti”) i soci hanno risposto in maniera forte ,quasi con lo stesso entusiasmo che li animò durante la grande sottoscrizione delle quote azionarie nel 1996. Per sottolineare questo evento è estremamente importante sapere come è stato espresso questo voto: circa 700 deleghe e circa 400 partecipanti all’Assemblea ( sarebbe utile farsi dare dalla Banca i dati precisi). Da questo dato fondamentale si può evincere il significato del mio giudizio così positivo. Nelle Assemblee riunitesi nei 6 anni di vita della Banca non si era mai superato le 50 presenze. Ma nonostante questo gli assenti hanno comunque condizionato il risultato in termini di cariche assegnate, ma non in termini di scenario futuro. Infatti, sapendo che le deleghe che mi sono state affidate sono solo 180, si comprende facilmente come è maturato il risultato elettorale. Avendo circa 500 deleghe,quindi voti sicuri da indirizzare a piacimento, per il Consiglio uscente è stato un gioco da ragazzi applicare l’ordine di scuderia. Ma nonostante questo forte condizionamento il risultato ottenuto, con uno scarto di circa 90 voti, dal consigliere che è risultato come nono, dimostra l’estrema competitività della nostra azione ed il favore che gli elettori hanno tributato. Basti pensare che i tre quarti delle persone presenti hanno votato contro la logica della lista ,indicando quelle persone che , a loro avviso, avevano le caratteristiche adatte al ruolo. Avere ottenuto 462 preferenze mi inorgoglisce infinitamente perchè sono l’espressione della stima di gran parte dei soci della Banca, soprattutto di quei soci che hanno voluto essere presenti e che non hanno delegato altri a rappresentarli ,senza neppure sapere a chi sarebbe andata la loro preferenza. Infatti 282 delle circa 400 persone presenti mi hanno votato e questo è la prova inconfutabile del grande consenso riscosso. Questa è la vera lettura del voto di sabato scorso : essa costituisce un dato incontrovertibile che fornisce un messaggio inequivocabile che il nuovo Consiglio di Amministrazione non potrà non tenere in considerazione. Infatti ,l’entrata nel nuovo Consiglio di Amministrazione di tre nuovi membri, tutti espressione dell’ imprenditoria elbana,premiati anche dal confronto costruttivo che si è andato man mano delineando non può che essere utile al bene della Banca; in questa ottica sarà estremamente importante che le categorie economiche siano consapevoli del nuovo ruolo che dovranno assumere e che sappiano effettivamente essere all’altezza della fiducia che gli elettori hanno loro accordato. La continuità nel Management di un’ Azienda e ,a maggior ragione in una Banca, è sicuramente un elemento di stabilità. Concordo pienamente quindi con un’idea di rinnovamento nella stabilità. Ciò non significa però che si debbano fare solo degli aggiustamenti tecnici , ma invece ritengo che si debbano sfruttare tutte le competenze disponibili in un’ottica di vera ricerca del miglior assetto manageriale. Sarà molto importante vedere come le categorie economiche, che sono più ampiamente rappresentate, sapranno interpretare questo nuovo ruolo e soprattutto se saranno in grado di fare in modo che questa ritrovata unitarietà porti dei risultati concreti allo sviluppo della Banca.


preziosi leonardo

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