Anche quest’anno nelle prime settimane di novembre si parla di autogestione nei licei, all’Ipsia e all’istituto tecnico commerciale e per geometri di Portoferraio. La protesta si ricollega al movimento in atto a livello nazionale ed è rivolta contro i tagli della finanziaria all’istruzione, contro le proposte del ministro Moratti ed in particolare contro la situazione dell’edilizia scolastica che, se per le scuole superiori del capoluogo elbano non è così disprezzabile, è stata la causa della morte dei bambini nel terremoto del Molise. Gli studenti fra l’altro stanno raccogliendo fondi da inviare alle famiglie di San Giuliano. Ai temi nazionali gli studenti elbani aggiungono quelli locali, come è quello del canile, che ha coinvolto molti di loro nelle scorse settimane. Nelle assemblee straordinarie tenutesi la mattina di venerdì è stata decisa una settimana di autogestione, durante la quale i professori non potranno entrare nelle classi e gli studenti organizzarano le loro mattinate riunendosi in gruppi di studio dedicati a discipline alternative, come la recitazione, la chitarra, il solfeggio oppure allo studio di quelle tradizionali da un punto di vista insolito, ad esempio il rapporto fra la storia del 900 e le droghe, ma anche all’approfondimento o al ripasso delle materie curriculari: la matematica, l’inglese, il greco, le scienze o l’economia aziendale. Temi privilegiati nelle discussioni degli studenti saranno inoltre la globalizzazione e la pace, per affrontare i quali i ragazzi utilizzeranno i materiali del Social Forum Europeo portati in qua dai giovani elbani che vi hanno partecipato.
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