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Anche l’Elba a “Contromafie” stati generali dell’antimafia, manifestazione nazionale - Umberto Mazzantini relatore su abusivismo e ciclo del Cemento

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 17 novembre 2006

Il 17, 18 e 19 novembre Libera promuove “Contromafie”, la prima edizione degli Stati generali dell’antimafia a Roma. L’iniziativa è finalizzata a raccogliere idee, indicare percorsi e suggerire proposte per un rinnovato impegno antimafia. Saranno chiamati a portare il proprio contributo associazioni, cooperative, scuole, enti locali, mezzi di informazione, rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine, magistrati e singoli operatori che in questi anni si sono impegnati sul fronte della lotta alle mafie nel nostro paese. Nella giornata di sabato 18 novembre i lavori di gruppo caratterizzeranno tutta la giornata con indicazioni e proposte per la costruzione dei documenti che costituiranno la base delle sei relazioni di chiusura nella plenaria dell'ultima giornata, domenica 19 e confluiranno nel Manifesto che sarà sottoscritto dalle associazioni presenti al termine di CONTROMAFIE e che sarà lo strumento di lavoro per le realtà coinvolte e la sintesi delle proposte al Parlamento e alle altre istituzioni chiamate a collaborare. Un importante lavoro che tra i relatori del gruppo “Ecomafie, Ecomostri d’Italia” vedrà anche Umberto Mazzantini, portavoce di Legambiente Arcipelago Toscano e responsabile Isole Minori per il Cigno Verde che parlerà di abusivismo e ciclo del cemento. Al gruppo partecipano rappresentanti del Noe dei Carabiniere, della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale, della Magistratura, di regioni e comuni, dell’università e del mondo scientifico e dei media nazionali. «Il gruppo di lavoro – spiega il responsabile Ambiente & Legalità di Legambiente, Enrico Fontana che presiederà “Ecomafie, Ecomostri d’Italia” - si realizza nella necessità di rafforzare il versante strategico della prevenzione. È quindi il momento di lavorare insieme per dare voce a quell’Italia fatta di persone e realtà che vogliono portare il loro contributo, che hanno il coraggio della parola e della denuncia e vogliono fare la propria parte fino in fondo». Gli Stati Generali dell'antimafia è un evento al quale partecipa anche Legambiente che da sempre si dedica alla lotta all’illegalità ambientale: dall’abusivismo edilizio al traffico illecito di rifiuti, dal racket delle specie protette, animali e vegetali, fino al traffico di legname. Senza dimenticare il mercato nero delle opere d’arte. «Il vento dell’illegalità ambientale nel mondo – dice Fontana - è sempre più forte, arricchisce i criminali e, soprattutto, ammorba ogni angolo del pianeta. L’ecomafia è per definizione un business internazionale: non si ferma dinanzi ai confini nazionali, ma piuttosto ne sfrutta le segmentazioni legislative, le lentezze burocratiche, le zone d’ombra. E mentre i singoli Paesi sparano con la fionda, l’ecomafia si pasce e accumula capitali enormi. Il bottino degli ecomafiosi è pari a quello delle più grandi multinazionali. E i rischi per loro pochi, praticamente nulli». I dati più allarmanti riguardano i traffici internazionali di rifiuti: i rifiuti prodotti in Europa possono fare il giro del mondo e poi finire in Africa o in Asia, quelli statunitensi in Australia e America del Sud, quelli prodotti in Belgio possono transitare dall’Italia, dalla Grecia e finire in Romania o in Germania e così via. Un giro d’affari che si aggira sui 15 miliardi di euro l’anno solo per ciò che concerne i rifiuti pericolosi. Neanche gli animali sfuggono alle “attenzioni” dei criminali ambientali. Il volume d’affari dei traffici internazionali di specie protette ammonta a circa 25 miliardi di euro di cui 7-8 miliardi sono il giro di affari illegale. Un commercio illegale di fauna e flora che causa l’estinzione di circa 100 specie di animali ogni anno. Con la stessa facilità spariscono spesso immensi tesori da siti e musei. Stiamo parlando del non meno proficuo mercato nero delle opere d’arte. Si ricordi i 221 oggetti trafugati nell’agosto 2006 dall’Ermitage di San Pietroburgo o i quadri rubati (un Ricasso, un Dalì, Matisse e Monet) durante l’imponente carnevale di Rio de Janeiro dal Chacara do Ceu.


Contromafie locandina

Contromafie locandina