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Trasporti: Occorrono comportamenti virtuosi induividuali

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 16 novembre 2006

Desidero esprimere alcune mie considerazione su quanto detto da Renato de' Michieli Vitturi nel suo articolo "Un'isola senza una strategia del trasporto pubblico su gomma" del 15 novembre 2006. Le osservazioni fatte da Renato sono giuste e appropriate anche se il problema va visto nell'ambito della qualità della vita e dello sviluppo sostenible. Da qualche decennio, anche se si è preso sempre più coscienza dei problemi della vita e dell'ambiente, gli elbani come pure gli italiani tutti sembrano non rendesi conto dei pericoli che incombono sul loro futuro e su quello dei loro figli e nipoti. Molti corrono, si impegnano, girano e rigirano freneticamente senza produrre un granché per poi cadere nelle frustazioni e disillusioni. Ci si lamenta ricordando della vita del passato così sicura (!), sana (!) e salubre (!) e poi si fa poco o niente per migliorare la nostra vita. Ci si rifugia negli egoismi personali e nelle varie forme di edonismo con poco impegni seri per un futuro migliore. Ed il problema esiste a livello dei cittadini come pure ai diversi livelli della politica e del potere istituzionale. Pochi fanno senire la loro voce e ancor meno sono quelli che vengono ascoltati e ancor ameno sono quelli che prendono iniziative positive. E' necessario un approccio diverso ai problmeni della vita nel mondo moderno mettendo l'uomo al centro della vita. Il primo passo per un'inversione di tendenza va fatto nella direzione dello sviluppo sostenibile, soprattutto privilegiando l'uomo con le sue esigenze basilari senza tralasciare salvaguardia dell'ambiente e rispettando la natura. E tutto questo in un contesto di rivalutazione della morale, dell'etica e del modo di vivere civile. Le osservazioni di Renato sono ampiamente condivisibili, soprattutto per il trasporto urbano, ma è bene che sull'isola vengano messi a disposizione degli autubus più comodi, con un livello di inquinamento molto basso nel massimo rispetto della sicurezza. Noi tutti, cittadini residenti all'Elba, bisogna sempre più impegnarci per il miglioramento della nostra isola. Non si può pretendere che lo Stato e gli enti locali facciano tutto per poi tralasciare ogni nostro impegno individuale, onesto e sincero, per il miglioramento della vita. Il problema della vita sulla nostra isola è molto complesso ma ognuno deve fare la sua parte in un miglioramento continuo, giorno dopo giorno. Bisogna ricordarsi che lo sforzo degli altri (cittadini, Stato e enti locali), pur quando possa raggiungere risultati positivi, viene ostacolato.dalla negligenza individuale figlia dell'egoisnmo e dell'edonismo della "civiltà moderna". E non ricorriamo agli alibi della produttività, dell'effcienza e dello sviluppo. Non è forse giunto il momento di ridurre questa corsa sfrenata verso i falsi "idoli" ed agire, anche nel nostri microcosmo di vita, con sempre più coscienza e volontà verso un mondo migliore? E' il modello di vita che va cambiato sia a livello individuale che sociale per perseguire il progresso nella vera civiltà.


Biciclette a campo

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