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Controcopertina: Esaom: si profila un investimento di oltre 60 milioni di euro

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 09 novembre 2006

L'Esaom ha presentato nella mattinata di mercoledì 8 Novembre al Comune di Portoferraio il suo piano di sviluppo: un disegno decisamente importante che nelle intenzioni della società (che dovrebbe essere affiancata nell'operazione dalla Banca Impresa del gruppo del Monte de Paschi) dovrebbe condurre all'investimento di una cifra oscillante tra i 60 ed i 65 milioni di euro. Gli interventi principali secondo il piano si sostanzierebbero in un porto turistico capace di accogliere almeno 700 imbarcazioni ma anche nella espansione dei reparti di manutenzione dei natanti. Per sapere come verrà accolto il piano dagli amministratori portoferraiesi bisognerà attendere ancora del tempo poichè prima di impostare la discussione sui piani di settore (nel caso di specie quello della portualità) occorrerà che entri in vigore il Regolamento Urbanistico che andrà per l'ultima volta in consiglio tra qualche settimana. Comunque poichè quelle che si prevedono sono opere di grande impatto c'è ragionevolmente da attendersi oltre che una valutazione approfondita da parte del Comune anche una più vasta discussione nella comunità cittadina. Certo, l'azienda potrà gettare sul piatto della bilancia le potenzialità di consolidamento ed espansione occupazionale, oltre che un prevedibile aumento del turismo indotto dai movimenti portuali e dallo stazionamento delle imbarcazioni. La prima domanda che si porranno gli scettici, atteso che tutti questi posti barca siano realizzati, andando a sommarsi con quelli già esistenti, è se la rada di Portoferraio potrà reggere all'impatto ambientale indotto da un così alto numero di natanti e dai loro movimenti. Da verificare anche se la struttura proposta non risulti eccessiva, non solo rispetto alla attuale domanda di approdo a Portoferraio, ma anche rispetto alla sua possibile crescita. Ciò tenuto conto anche del fatto che lo stesso Comune gestisce, attraverso la partecipata Cosimo de Medici, l'approdo della Darsena che risulta sottoutilizzato nella stagione invernale e che presumibilmente avrebbe ancor meno lavoro con la vertiginosa crescita dei posti barca previsti nel piano dell'azienda.


esaom aerea

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