I sindaci di Rio Marina, Marciana Marina e Porto Azzurro hanno scritto oggi ai presidenti della Regione Toscana, Claudio Martini, e della provincia di Livorno, Giorgio Kutufà, chiedendo loro “un’iniziativa chiarificatrice” dopo la seduta di ieri della Comunità del Parco, convocata per eleggere cinque membri del Consiglio Direttivo del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. “La maggioranza degli enti territoriali componenti l’assemblea, i quali si richiamano allo schieramento di centrosinistra, giostrando scientemente le preferenze su scheda segreta con voto limitato, ha ottenuto per sé tutti i membri da eleggere. “L’esclusione pianificata di un nostro rappresentante – scrivono i tre sindaci - è grave perché inficia il principio, sempre rispettato, di consentire almeno una presenza di minoranza non solo a garanzia di controllo e trasparenza, ma anche per salvaguardare l’effettiva rappresentatività dell’organo da eleggere”. “A ciò – aggiungono Bosi, Martini e Papi - si sono aggiunti atteggiamenti arroganti, di vero e proprio bullismo politico, assunti in assemblea con la pretestuosa pretesa di sindacare, unilateralmente e senza diritto di reciprocità, sul nominativo del nostro rappresentante, tanto da voler rendere palese un voto segreto, tutelato dalla legge”. “Si è avuta la triste sensazione – la denuncia dei sindaci - di dover interloquire con una consorteria e non già con una maggioranza politica responsabile. Di ciò ne sono eloquente testimonianza le dichiarazioni, successive alla votazione, rilasciate allegramente dal sindaco di Portoferraio e dal presidente della Comunità Montana. Sembra così emergere una preoccupante concezione totalitaria che, negando il valore del pluralismo, denota un’idea proprietaria delle istituzioni. “Per il rispetto che abbiamo del ruolo di coordinamento istituzionale, che le SS. LL. sono chiamate ad esercitare – concludono Bosi, Martini e Papi - sollecitiamo un’iniziativa chiarificatrice che ripristini quanto è dovuto alle nostre amministrazioni, democraticamente elette, che rappresentano un quarto della popolazione dell’Arcipelago Toscano. Ove ciò non avvenisse ne risulterebbero inevitabilmente turbati i rapporti fra le amministrazioni locali e fra queste e gli enti comprensoriali, in una realtà contraddistinta da gravi problemi economici e sociali, nella quale è richiesta una intensa e solidale cooperazione, nell’interesse delle popolazioni amministrate”.
cartello parco versante orientale