Orbene sul nostro giornale e su altri mezzi di informazione i lettori avranno seguito l'intrecciarsi e l'infittirsi di dichiarazioni e riunioni intorno ad una questione della composizione del direttivo dell'ente parco. Solo nella giornata appena trascorsa di lunedì si sono visti gli stati maggiori del centrodestra e quelli diessini che, visto il frenetico attivismo che pervade i separati sotto la quercia, vengono convocati con frequenza equinoziale. Ci sono stati drammi umani e politici di pretrombati e retrotrombati quegli degli esclusi e quelli degli inclusi. Il comune cittadino con tutta probabilità non ha capito un cazzo dei giochi che si sono portati avanti, magari pensa che il Ginanneschi eletto direttamente da sua eminenza il Ministro Chiti sia Robertino o il cugino Dott. Fufi (uno dei pochi simpatici che si chiamano Silvio) e non un maremmano volante non meglio identificato di uno dei 10.000 poveri germani massacrati alla Principina dalla isteria da aviaria perchè 20 di loro avevano il raffreddore. Magari qualcuno si sarà pure posto la domanda: "O perchè l'altra volta che è stato nominato il direttivo non se n'è saputo quasi niente?" In effetti la identica precedente vicenda, nel corso della quale successero cose turche (con il centrosinistra che per far fuori De Fusco con una lealissima manovrina fece passare un consigliere in più agli altri), ce la ricordiamo nei dettagli forse in una dozzina di persone e bene che vada. Dove sta la differenza, cosa sostanzia questa esplosione di coscienza ed interesse ambientale? Nei piccioli, direbbe Montalbano. Già perchè la stessa finanziaria che ha operato tagli dolorosi ed in buona parte necessari, ha destinato al funzionamento degli organismi che governano i parchi le risorse necessarie per l'attribuzione delle dignitose indennità di carica. Intendiamoci, la misura è più che giusta in rapporto al lavoro che deve o dovrebbe compiere un consigliere ed un membro della giusta esecutiva, è un riconoscimento dovuto, ciò non toglie .....
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