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Lavori di restauro al cimitero della Misericordia di Portoferraio

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : domenica, 05 novembre 2006

Nei primi mesi del prossimo anno sarà di nuovo agibile una buona parte del nucleo storico del Cimitero Monumentale della Misericordia di Portoferraio. Lo comunica il Magistrato della Confraternita, che ha deliberato l’affidamento di un primo lotto di lavori per il restauro dell’esedra semicircolare, il cui tetto di copertura risulta da tempo danneggiato ed in precarie condizioni di stabilità. Per l’esecuzione completa dell’opera è prevista una spesa di circa 270mila euro, mentre per la parte che per prima sarà realizzata è stata stanziata la somma di euro 120mila, con il contributo di 70mila euro assegnato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri sui fondi derivanti dalla quota dell’otto per mille dell’IRPEF 2005 e per il resto con le offerte pervenute alla Misericordia da tanti concittadini che talvolta hanno elargito somme importanti, destinate al recupero di un bene fondamentale del culto e della memoria. Si tratta di un’opera che richiede accorgimenti tecnici rigorosissimi giacchè si interviene su un monumento di alto pregio architettonico, realizzato nel 1861, che conserva testimonianze importanti del nostro passato e consente la lettura del cammino religioso, umano e civile di tante generazioni. Oltre alla tomba di Elbano Gasperi, l’eroe di Curtatone e Montanara, l’esedra custodisce le spoglie di Pietro Traditi, il sindaco che consegnò a Napoleone le chiavi della città di Portoferraio, dei garibaldini Luigi Pullè e Ildebrando Audifred, ma anche di patrioti che parteciparono alla Prima Guerra d’Indipendenza, oltre agli antenati delle famiglie Foresi, Reboa, ed altre che hanno fatto la storia della città. Di fronte all’esedra in tempi successivi sono state realizzate alcune cappelle gentilizie di notevole pregio artistico appartenenti a storiche famiglie che hanno lasciato un’impronta nell’ economia, nella medicina e nell’ amministrazione della città, tra le quali spicca quella realizzata nel 1903 dall’architetto Coppedè per conto di Pilade Del Buono, fondatore degli Alti Forni. Il progetto di recupero dell’esedra, approvato anche dalla Soprintenda ai Monumenti di Pisa, è stato elaborato dall’architetto Marco Cardenti che ne cura anche la direzione dei lavori, mentre questi ultimi sono stati affidati all’Impresa edile Piombino Edilizia s.r.l. di Piombino.


cimitero neri esedra

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