Il Vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana Leopoldo Provenzali ha presentato un’interrogazione urgente per sensibilizzare la Giunta regionale in direzione di un potenziamento dello scalo aeroportuale di Marina di Campo. “La mia iniziativa” – ha spiegato Provenzali – “è l’ultima in ordine di tempo di una lunga serie. Oggi, infatti, l’Elba rischia di pregiudicare la propria capacità di ricezione dei flussi turistici, nonché il sacrosanto diritto alla mobilità dei residenti. Le principali compagnie aeree che hanno finora assicurato i collegamenti con il continente sembrano orientate a ridurre il proprio impegno, a causa della scarsa convenienza economica di un servizio ostacolato da vistose carenze infrastrutturali. Nonostante la Regione Toscana abbia stanziato di recente un milione e seicentomila euro complessivi, per la messa in sicurezza dal rischio idraulico dell’aeroporto di Marina di Campo, nonché per le opere di miglioramento della qualità del servizio e adeguamento agli standards di sicurezza antiterrorismo, rimangono insoluti i problemi principali dello scalo elbano. La mancanza di un serio progetto di potenziamento dello scalo e il tramonto di qualsiasi ipotesi di progettazione per l’allungamento della pista per aeromobili dell’aeroporto di Marina di Campo mettono in crisi le prospettive del decisivo comparto turistico, principale attività economica locale, che vede l’Elba annoverata tra le principali mete a livello europeo. E’ peraltro giunto il momento di attivare presso il Parlamento italiano, tramite la Giunta regionale, una proposta di legge di modifica delle normative esistenti sul ‘diritto di contiguità’: questo è già assicurato alla Sardegna e alle isole minori della Sicilia dotate di scali aeroportuali dall’art. 36 della L. 17 maggio 1999. Sono maturi i tempi per accordare alle principali aree insulari italiane, Elba compresa, il riconoscimento dello stesso ‘diritto di contiguità’ anche per garantire la mobilità dei residenti elbani, nonché quella delle merci e dei servizi. I sindaci dell’ Arcipelago, la Comunità montana, i responsabili del Parco devono tutti concorrere, anche tramite il reperimento di finanziamenti di origine comunitaria, al raggiun- gimento dell’obiettivo comune: il potenziamento dello scalo di Marina di Campo
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