L'Elba è un'isola dove il buon gusto e il decoro sono in genere criteri rispettati. Non esistono, sul territorio, ville pacchianissime con colonne in marmo e finti capitelli corinzi, nè case con tetti tirolesi o cinesi; in genere la semplicità dei manufatti viene arricchita solo da coppie di dolci cagnolini in cemento o, al più, aquile di littoria memoria. Rare sono le statuette dei sette nani nei giardini e, ove presenti, non urtano con la sensibilità locale, ma suscitano, in chi osserva, il sentimento già descritto dal Gozzano nella "Signorina Felicita", ovvero la nostalgia per le cose buone di pessimo gusto. Ma esiste un limite a tutto questo; limite che, se superato, deve far gridare allo scandalo, al rispetto del decoro e deve far comprendere, prima che alla magistratura, a tutti gli elbani, come il territorio inizi ad essere infiltrato dalla camorra. Mi riferisco alle orribili copie del Discobolo di Mirone (addirittura due!) situate nella piana di S. Giovanni (l'ingresso di Cosmopoli!) al di fuori di un'orrendo autosalone fatto di pagodine bianche! Prima degli schiaffoni materiali, sono questi schiaffoni al "comune sentire" quelli che avrebbero dovuto allarmare i cittadini feraiesi. Anziche dire "Io lo sapevo!", il feraiese acconcio avrebbe dovuto esclamare "Cosa sono quei due discoboli piazzati a Carpani? non siamo alla periferia di Afragola! C'è lo zampino della camorra!" e mi perdonino gli afragolesi.... Sembrerà banale, ma alcuni segni distintivi del camorrista (il tatuaggio con scritto MVM, ovvero mamma vita mia e la "mamma " è la camorra, il puntino tatuato all'angolo della bocca, i due chili di oreficeria esposti sul petto e sulle braccia, la macchina volgare etc. etc.) devono essere conosciuti dagli elbani. Se il vostro vicino metterà, nel giardino di casa, una fontana barocca con, al centro, la Venere di Milo circondata da otto Vittorie di Samotracia, telefonate ai carabinieri: è di sicuro un camorrista. Se invece, intorno alla fontana e alla Venere, metterà i sette nani in calcestruzzo, si tratterà di uno di quegli elbani che (pare non ce ne siano ma ne dubito) ha intrattenuto rapporti un pò troppo stretti con la camorra. Un saluto Walter P.S.: considerato che parmigiano è il formaggio e parmense è il cittadino di Parma, lo "spacciatore parmigiano" arrestato trafficava solo in formaggio o trattava anche salumi di Felino? No caro Walterino (Tonietti) né salame di Felino, né governative mortadelle felsinee; ma aveva pure del pecorino sardo secco di quello tosto che con una sniffata ti manda di fori come un terazzo (ogni allusione agli ex-sindaci di Capoliveri è assolutamente casuale) e fumato è peggio del crack. Contesto la correzione; mi ricordo di avere visto un film di Pietrangeli intitolato "La Parmigiana" (tratto dall'omonimo romanzo di Bruna Piatti) mi pare proprio che quello che inquadravano erano le rotondità di una giovane Catherine Spaak e non delle melanciane, per la stessa via mi par di ricordare che il Parmigianino era un pittore e non un prodotto caseario da borsetta. Per il resto l'A Sciambere è gustoso assai, continuate così che mi diverto a leggervi e mi riposo.
Discobolo statua