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"Cabine" balneari di 21 mq con porte e finestre a Capo d'Arco, non si ferma la querelle Bosi: Bugie e difesa d'interessi costituiti - Mazzantini: Dica chi favoriremmo o stia zitto

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 27 ottobre 2006

"Le bugie di Legambiente non finiscono più, perché il piano di 1000 metri cubi di servizi su cui si è espresso il Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano prevede 16 cabine a servizio della balneazione, appunto servizi. Parlare di villette significa fare un processo alle intenzioni, e immaginare che la cabine destinate a servizi sarebbero trasformate in villette, cosa che costituirebbe un abuso sanzionabile con la demolizione. Tutto questo affannarsi di Legambiente intorno a Capo d’Arco s’ispira a una logica precisa: la difesa di interessi particolari e di una rendita di posizione. Il comune è invece chiamato a difendere l’interesse generale, che si sostanzia nel rispetto degli strumenti di pianificazione urbanistica. In questo sta la differenza fra l’amministrazione comunale e gli esponenti elbani di Legambiente, noti per lo strabismo non disinteressato". Francesco Bosi - sindaco di Rio Marina La replica di Legambiente questa volta affidata direttamente ad Umberto Mazzantini - Consigliere Nazionale dell'associazione ambientalista: Vedo che l’onorevole Francesco Bosi, sindaco di Rio Marina, che negli ultimi mesi si è distinto, come costume dell’Udc a livello nazionale, nel minimizzare la pericolosità delle infiltrazioni mafiose e camorristiche all’Elba e degli atti intimidatori ad esse evidentemente legati, dice che su Capo d’Arco, dove il parco nazionale ha bloccato 1.000 mc di cemento sulla scogliera, Legambiente “s’ispira a una logica precisa: la difesa di interessi particolari e di una rendita di posizione”. Devo dire che ci siamo veramente rotti le scatole di queste reiterate insinuazioni di un uomo che ha ricoperto anche cariche nel governo della nazione. L’onorevole Bosi ha il dovere civile e politico di dire, finalmente ed una volta per tutte, quali siano quegli interessi a cui soggiacerebbe Legambiente, magari facendo i nomi di chi eventualmente ci pagherebbe, altrimenti si taccia e la smetta di diffamare. Ma il Sindaco di Rio Marina dovrebbe anche spiegare se pensa davvero che gli elbani siano un branco di idioti che credono che 16 costruzioni per 333 mq (21 mq. di media e qualcuna molto di più), in muratura e con finestre e porte si possano definire “cabine a servizio della balneazione” e come mai quelle strutture, da realizzare attraverso un Piano Particolareggiato di Interesse Pubblico ampliato ad hoc, si dovevano realizzare dentro il Parco Nazionale e come servizi per un tratto di costa completamente privatizzato e interessato da estesi e noti abusi anche sul demanio. Umberto Mazzantini - Direttivo Nazionale di Legambiente


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