Gli agenti di una pattuglia della Polizia di Stato che transitavano sul piano di Campo alle 4.45 di Martedì 24 Ottobre dopo aver udito il suono di uno sparo riecheggiare da Monte Perone, hanno imboccato la strada montana intercettando, all'altezza della chiesa di S.Giovanni un'auto che procedeva in senso inverso. A bordo del veicolo fermato si trovavano due uomini entrambi domiciliati a Massarosa in Lucchesia: M.G. di 33 anni ed il ventottenne P.L.. L'ispezione del veicolo faceva rinvenire nel bagagliaio la carcassa di una giovane scrofa di di cinghiale di circa 15 kg e sul lato passeggero appoggiato sotto i sedili un fucile da caccia calibro 12 con colpo in canna e tre cartucce caricate a "terzarole", oltre ad altro munizionamento rinvenuto nel cruscotto. I due titolari entrambi di porto di fucile venivano denunciati per introduzione di armi da fuoco nell'area perimetrata a parco, esercizio abusivo della caccia all'interno di un Parco Nazionale, in giorno di "silenzio" venatorio ed in periodo di chiusura di caccia alla specie. Gli agenti procedevano anche al sequestro di armi e munizionamento, oltre che del cinghiale catturato illegalmente. M.G. peraltro non era nuovo a simili "trasferte" elbane, nel 2005 era stato infatti denunciato dalla Polizia Provinciale per un analogo episodio accaduto nei pressi di Capoliveri.
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