Sulla stampa della scorsa settimana venivano riportati alcuni commenti resi a latere di una Commissione Consiliare del Comune di Livorno dal Presidente e dal Consigliere Delegato di ASA SpA, tra le cui attività è prevalente, anche se non esclusiva, quella di gestore unico del servizio idrico integrato nell’Ambito Territoriale Ottimale “Toscana Costa, sulla base dell’affidamento operato nel dicembre del 2001 da parte della Assemblea dei Sindaci presenti. Si trattava di chiarimenti forniti riguardo la questione della esposizione verso le banche , sollevata da taluni membri della commissione. Tra le argomentazioni addotte il “mancato finanziamento” da parte del Piano di Ambito, che costringe ad utilizzare il denaro incassato attraverso la tariffa “anche per gli investimenti” ed un ritardo dell’AATO nel licenziare questo Piano, quale giustificazione per il ritardo di un Programma di Investimenti quindicennale. Si prospettava inoltre un una dinamica di nuovi, inevitabili aumenti tariffari. Appare doveroso da parte di questa Autorità precisare alcuni aspetti di fondo relativi al Piano di Ambito ed alla tariffa, anche e soprattutto in relazione alla fase ancora in corso di revisione tariffaria triennale. Dobbiamo anzitutto ribadire la nostra “esclusiva” competenza in materia di tariffazione e di scelte di programmazione: frequentemente infatti viene offerta all’utenza, e quindi alla pubblica opinione dei cittadini, una lettura che può indurre a ritenere che il Piano di Ambito, il Programma degli Interventi e la Tariffa vengano sostanzialmente “proposti” dal soggetto gestore, sulla base delle esclusive esigenze aziendali, per essere poi sottoposti ad una mera “ratifica” da parte della Assemblea di Ambito. Questa lettura non corrisponde alla realtà, dal momento che la legge conserva la competenza alla organizzazione dei servizi pubblici nei Sindaci dei comuni, che nel caso specifico esercitano direttamente ed unitariamente negli organi dell’Autorità, mentre al soggetto gestore individuato spetta ogni compito di natura gestionale e la realizzazione dei programmi di investimento stabiliti. La tariffa di ambito riconosce al gestore sia i COSTI DI GESTIONE generati dalla “ordinaria conduzione” sulla base della effettiva consistenza delle opere e dei dati di produzione, con riferimento a costi parametrizzati che prescindono in parte dall’effettiva struttura di costo aziendale, che i cosiddetti COSTI PATRIMONIALI, determinati dagli investimenti effettivamente operati, in termini di ammortamento degli stessi e di remunerazione prevista per legge, indipendentemente dalla struttura di finanziamento posta in essere. L’azienda ha in sostanza una discrezionalità nel reperimento delle fonti di finanziamento, che non sono esclusivamente determinate dai flussi di cassa propri delle fatturazioni o dal possibile utilizzo di personale interno, ma possono dipendere anche dalla opportunità-convenienza o dalla necessità di ricorrere al capitale di prestito delle Banche , sulla base della propria struttura finanziaria. Pertanto, pur consapevoli della necessità per ASA SpA, come del resto per tutti gli altri operatori del settore, di strutturare un Piano di Finanziamento in grado di supportare i programmi di investimento, che possono essere anche parzialmente rivisti rispetto a quelli iniziali per le problematiche finanziarie, escludiamo fermamente che l’attuale grado di indebitamento bancario sia una conseguenza del piano di investimenti sviluppato in questi primi anni di gestione. La fase di revisione in corso servirà per introdurre i necessari adeguamenti della struttura di costo prevista nell’attuale Piano di Ambito, al fine soprattutto di renderla aderente allo stato attuale delle opere in gestione, oltre che a rilanciare decisamente il Programma degli Interventi, anche sulla base delle esigenze e priorità emerse nel frattempo per l’aggravarsi delle varie criticità sul territorio ed i nuovi obblighi normativi, avendo riguardo alla concreta sostenibilità finanziaria degli stessi da parte di ASA SpA e particolare sensibilità alla sostenibilità tariffaria da parte degli utenti. Tutto questo avverrà dopo una lunga ed approfondita analisi, iniziata oramai da circa un anno, con il coinvolgimento attivo e diretti di tutti i Sindaci di AATO, e si concluderà con la approvazione collegiale e consapevole della Assemblea di tutti i Sindaci delle necessarie modifiche alla attuale pianificazione, le cui conseguenze tariffarie verranno responsabilmente assunte in modo da renderle comprensibili e giustificate per gli utenti.
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