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A Sciambere dei pensionandi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 24 ottobre 2006

Egregio direttore, Le infiltrazioni del crimine organizzato ci danno ormai dignità continentale, non più periferia dell’impero, quindi è d’uopo trattare anche qualche argomento che sprovincializzi il dibattito che quotidianamente leggo con interesse e partecipazione sul Suo Giornale. Le pensioni: mi pare serva una riflessione. Tutti gli economisti, veramente riformisti, veramente liberali, tuonano ogni giorno, senza tregua, insieme a tutta l’Europa(quale?), che le pensioni vanno seriamente riformate. Ma come? 1) – Allungare l’età lavorativa dai (haimè) 65 anni a: 70, 75, 80, 85, oppure, come sostiene qualche illuminato liberista della voce.info, finchè morte non li separi. 2) – Accorciare il salario, in proporzione ai contributi, che, fosse vero, come certo lo è, l’ enorme quantità di evasione fiscale e soprattutto contributiva, nessuno mai raggiungerebbe in modo adeguato, se non sparute categorie, ora in via di estinzione, dopo la riforma saltuaria e saltellante del lavoro dipendente. Avere l’ultima “marchetta” necessaria al pensionamento equivarrebbe a trovare la figurina del “ feroce Saladino “ che, come si sa, è introvabile dagli anni venti. Quindi la pensione verrebbe, in automatico, decurtata rispetto al salario percepito nell’ultimo periodo lavorativo, del 20%, 30%, 40% e differito fino al raggiungimento dell’età pensionabile effettiva, di cui si è già detto. 3) – Alcuni dei più raffinati e creativi tra costoro che si definiscono economisti ha studiato, in alternativa o di conserva, dei percorsi fantasiosi ma assai stimolanti per chi ha raggiunto ( si capisce, lavorando ) l’età senile: superare uno scalone (assai alto pare) nel 2008; uscire da una o più finestre, sempre più piccole e difficoltose, fare una gincana tra i fascicoli giacenti ed inevasi presso la sede centrale dell’INPS, regalare il TFR allo stesso istituto in modo che organizzi delle riffe tra società di intermediazione bancaria, come già fa il buon Veltroni con il Lotto per sovvenzionare le manifestazioni culturali nella mai paga Capitale. Tenendo conto che per il 90% le pensioni si possono riunire in un ventaglio che va dai 500 ai 1200 euro, non si capisce l’accanimento sui futuri pensionati, cui rimangono solo le alternative di: morire di vecchiaia sul lavoro; morire di stenti in casa propria o altrui. Ora che anche il TFR, che sin dal tempo dei Romani serviva, ad una certa età, per diventare Liberti, ora che anche quest’ultima e residuale risorsa sta per passare in cavalleria, io propongo che venga devoluta interamente all’INPS, ove possa ingaggiare delle truppe mercenarie, che così facilmente oggi si incontrano nei vari teatri di guerra e quindi dare inizio alla pulizia etnica. L’eutanasia è pur sempre un segno di scelta, di riappropriazione del proprio corpo. Savino Magistrale Savino, stavolta ti sei superato


pensionati campo elba

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