Onorevole Bosi ci perdoni ma non ci ha affatto convinti. Cominciamo dalla sua affermazione iniziale (i presunti associati sono in maggioranza non elbani) con la quale ci pare Lei si inoltri in un terreno assai scivoloso. Chi è elbano e chi non lo è? Per noi è elbano, nel bene e nel male, chi su questo scoglio ci vive da un bel po' di tempo o comunque espleta una parte importante della sua attività, perfino Lei, quindi, è per noi un elbano. Ma anche se vogliamo proprio metterla sul piano degli elbani D.O.C. (ammesso che l'espressione abbia un senso e il dato rilevanza) le diamo una pessima notizia, rimandandola a quanto scritto in apertura, questa storiaccia è piena di elbani, se si considerano coloro che per qualche verso facevano da sponda alle attività della presunta organizzazione mafiosa e quindi ne sostanziavano il funzionamento; forse Onorevole qualche "anticorpo" (espressione che Lei ama moltissimo) in più sarebbe meglio averlo. Lei poi afferma che Rifondazione ragiona senza tenere conto dei dati sui reati anche associativi, e che in fondo visto che in altre località della Toscana il fenomeno della criminalità organizzata è presente anche più pesantemente, dovremmo accettare il dato come fisiologico. Le risulta forse Onorevole, se ha i dati, visto che la popolazione elbana è la centotrentacinquesima parte di quella regionale, che siano stati effettuati in Toscana 950 arresti per (presunta) associazione a delinquere di stampo mafioso? Un altro argomento che lei usa è "se sapevano perché non hanno sporto denunce etc." ma Lei sa benissimo che il compito della politica non è quello di sostituirsi alla Polizia ed alla Magistratura (che fanno bene il loro lavoro, è l'unica parte che ci trova d'accordo con la sua esternazione), i politici avveduti che conoscono il loro territorio nel caso abbiano sentore di processi degenerativi debbono fare sì denunce, ma denunce politiche, così come compito dell'informazione è indagare sì, ma con gli strumenti e negli ambiti che gli sono propri. Quando ciò accade, ed è accaduto in quest'isola, si danno spunti di indagine a chi di dovere che normalmente risultano preziosi. Orbene Onorevole c'è stato chi (come Rifondazione, altre forze della sinistra, alcuni cittadini onesti non ci interessa di che colore, qualche associazione che riscuote la sua simpatia come Legambiente, perfino qualche giornalista) il pericolo lo aveva annusato ed ha fatto il suo dovere denunciandolo nelle aule consiliari, in documenti pubblici, scrivendolo sui giornali. Poi ci sono stati quelli come Lei che non hanno capito, o hanno sottovalutato il fenomeno, lo hanno negato o comunque costantemente minimizzato. Molto probabilmente avevano ragione loro e torto (ma parecchio torto) Lei, si rassegni.
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