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Caccia - la Regione: Per le ZPS si torna a prima del decreto

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 20 ottobre 2006

L’assessore Cenni ha risposto in aula a un’interrogazione di Pasqui, Lippi e Cocchi Se il decreto legge varato dal governo nell’agosto scorso sulle Zone di protezione speciale (Zps) non sarà convertito in legge, in Toscana tornerà vigente la situazione preesistente al decreto, visto che la nostra Regione, assieme alla Lombardia, era stata l’unica in Italia ad adempiere agli obblighi comunitari. Lo ha spiegato l’assessore all’agricoltura Susanna Cenni, rispondendo in Consiglio regionale a un’interrogazione presentata dai consiglieri Ds Ilio Pasqui, Alfonso Lippi e Paolo Cocchi. I tre consiglieri avevano chiesto “quali saranno i possibili effetti sulla disciplina regionale in materia di caccia, nel territorio toscano, nel caso che tale decreto legge decada per mancata conversione in legge o perchè non reiterato” e “quale comportamento intenda assumere la Regione Toscana nei confronti di eventuali sanzioni sui fondi per lo sviluppo rurale che la Commissione europea applicherebbe agli Stati inadempienti”. L’assessore ha spiegato che con il decreto il governo nazionale ha voluto superare le procedure di infrazione e adeguare il regime di tutela nelle Zps alle direttive europee, ma “che non c’è stata concertazione sul provvedimento e che in sede di Conferenza Stato-Regioni i rappresentanti delle Regioni hanno manifestato la propria posizione fortemente critica verso il decreto legge sotto diversi profili e hanno concordato un documento unitario presentato al Parlamento”. Se il decreto non verrà reiterato in Toscana si tornerà ad applicare una delibera di Giunta del 2004 che indica quale obiettivo di conservazione la necessità di regolamentare, controllare e razionalizzare l’attività venatoria. “Si tratta dunque di norme programmatiche che necessitano di concreta applicazione – ha detto ancora Cenni – anche tramite l’adozione di appositi piani di gestione da parte delle Province, a cui daremo tempo fino a luglio 2007”. Per quanto riguarda le eventuali sanzioni, Cenni ha spiegato che la sostanziale conformità della Regione Toscana rispetto ai precetti comunitari renderebbe ingiustificate conseguenze finanziare negative a suo carico e che “a tale proposito nel progetto di legge Finanziaria si prevede la possibilità per lo Stato di rivalersi nei confronti degli enti territoriali in caso di regolazioni finanziarie a carico dell’Italia a valere sulle risorse dei fondi strutturali”. Ilio Pasqui ha giudicato la risposta dell’assessore “soddisfacente ma non tranquillizzante” e ha affermato che è necessario “fare passi in avanti con serietà e rigore scientifico”. L’aula ha anche respinto una mozione, collegata all’interrogazione, presentata dal centrodestra.


susanna cenni assessore regionale turismo

susanna cenni assessore regionale turismo