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Oltre l'aggressività

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 20 ottobre 2006

Ho letto con trepidazione ed un pò di sano terrore la nota dell'ufficio stampa della Moby Lines che magnifica i successi della sua strategia commerciale mettendo in grande risalto "l'aggressività" riservata al mercato e quindi agli Utenti. In effetti occorre essere veramente "aggressivi" per vendere a 12 euro quello che il giorno prima si era venduto a 52. In effetti, nel giorno dei 52 euro, centinia di lavoratori tornavano in continente (era un lunedì di ottobre) e quale occasione migliore per togliere loro una piccola ma rispettabile parte del loro guadagno? Solo le paripatetiche riescono, in una frazione di secondo, a stabilire il valore della loro prestazione sessuale, in considerazione del desiderio (per i traghettanti "necessità") sessuale del cliente. Più ha voglia, più paga. La stessa cosa avviene sulle line Moby, che tutto il Mondo ci invidia, e sempre di prestazione (metaforica eh! Dio ne guardi) di natura sessuale si tratta, ancorchè non espletata per le via canoniche. bruno paternò da Tel Aviv, dove il costo del traghetto non cambia mai, così come quello delle prestazioni sessuali) Caro Bruno Pigliamola così: transitiamo in un'epoca nella quale avere è tremendamente più importante che essere. Pure io avevo notato quell'aggettivazione alla quale quando è riferita ad un comportamento umano do sempre una valenza negativa. Ma sai, io non capisco niente di marketing, di mission, di target e di quelle diavolerie. Se uno vuole automagnificarsi dicendo "come so' bravo a fa' quadrini io .. so' aggressivo, non sarò la Tigre di Mompracem, ma almeno la "Tigre dell'Isolotto dei Topi" mi spetta come titolo" ...faccia pure, si accomodi.


paternò

paternò