Colgo l’occasione per intervenire nel dibattito che si è recentemente aperto sull’art.13 del decreto fiscale collegato alla legge Finanziaria, riguardante le agevolazioni delle norme per il dragaggio dei porti. Anche la IX Commissione della Camera dei Deputati (Trasporti e Telecomunicazioni) di cui faccio parte nell’esprimere il proprio parere favorevole sul decreto ha avanzato per la Commissione di merito l’osservazione “…di valutare l’opportunità di prevedere, all’art. 13, comma 1, lettera a) che comunque venga assicurata la sostenibilità ambientale delle operazioni di dragaggio da realizzare nelle more delle attività di bonifica che interessa le circoscrizioni delle autorità portuali.” Tuttavia è opportuno sottolineare la valenza fortemente positiva di questa misura. Infatti il suddetto articolo permette di agevolare le operazioni di dragaggio dei porti, sia per quanto riguarda le manutenzioni dei fondali, sia per quanto riguarda il dragaggio delle aree portuali che rientrano nei siti di bonifica di interesse nazionale, fra i quali ci sono anche Piombino e Livorno; tutto questo prevedendo comunque tutte le salvaguardie necessarie per la tutela ambientale attraverso la convocazione della Conferenza dei Servizi, con il coinvolgimento del Ministero dell’Ambiente, del Ministero delle Infrastrutture, del Ministero della Sanità ecc. Con questo articolo si persegue l’obbiettivo di agevolare l’adeguamento dei fondali dei porti italiani, introducendo procedure che sono in linea con quelle generalmente previste nel resto d’Europa. D’altra parte se è generalmente condivisa l’idea che lo sviluppo della portualità rappresenti una grande opportunità per lo sviluppo economico del Paese e che il trasporto via mare possa essere una possibile alternativa a quello su gomma, occorre essere conseguenti e sostenere con forza le misure utili a questo scopo.
Silvia Velo