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Massimo Russo ha vinto la "Chot Marathon Extreme" in Tunisia

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 17 ottobre 2006

Il portacolori dell'Atletica Isola d'Elba, Massimo Russo, ha concluso in prima posizione assoluta la terza edizione della Chott Marathon Extreme, gara di trail running estremo disputatasi Domenica 15 Ottobre tra l'oasi di Nefta e il lago desertico salato di Chott el Jerid, a breve distanza da Tozeur, nel sud est della Tunisia. L'atleta elbano non avrebbe dovuto partecipare alla maratona, infatti, in preparazione di una 42 km autunnale si era iscritto alla gara della mezza maratona, ma una volta a Nefta gli organizzatori gli hanno comunicato che la gara breve non sarebbe stata disputata per mancato raggiungimento del numero minimo di iscritti, e lo hanno invitato a partecipare alla gara più lunga. Russo ha accettato l'invito e all'alba di Domenica si è presentato al via insieme agli altri concorrenti per affrontare una delle più massacranti gare in ambiente desertico. Il percorso della gara prevedeva la partenza dalla cittadina di Nefta, prossima al confine con l'Algeria, e dopo l'attraversamento dell'omonima oasi palmizia, vedeva i concorrenti affrontare l'arida distesa desertica del Chott el Jerid, il più grande lago salato del nord Africa, oltre 300 kmq di superfice che a sud incontrano le prime dune del deserto Grand Erg Orientale. Dal settimo al trentaduesimo km la gara si è svolta all'interno del Chott, con temperature che con il sorgere del sole sono salite ben oltre i 40°, e si è poi conclusa con il nuovo attraversamento dell'oasi di Nefta, che al ritorno si è dimostrato ben più duro dell'andata a causa del fondo sabbioso e asfalto molto abrasivo e dello sviluppo ondulato che ha messo a dura prova la muscolatura degli atleti. Il fondo del Chott, inoltre si è dimostrato ben più duro del previsto a causa di un evento decisamente inconsueto per la latitudine ed il luogo, infatti il venerdi notte precedente la gara un temporale, sia pur breve, si è abbattuto sulla zona, rendendo il terreno del lago salato, di solito duro e compatto, molto lento ed a tratti fangoso, impegnando cosi ancor di piu la muscolatura degli atleti in gara costringendoli ad uno sforzo supplementare. L'elbano, unico dei concorrenti ad essere alla prima partecipazione in gare di trail running estremo in ambiente desertico, ha corso in gruppo per i primi km, poi dopo il decimo si è staccato insieme ad un altro atleta, con il quale ha corso in tandem fino a metà gara; dopo lo stop della mezza maratona (gli atleti per regolamento, pena la squalifica, dovevano fermarsi obbligatoriamente ai tre rifornimenti previsti) Russo allungava il passo aumentando progressivamente il vantaggio sull'inseguitore proprio nel tratto di gara più duro, tra il ventunesimo ed il trentaduesimo km, caratterizzato da temperature molto alte solo apparentemente mitigate da un fastidioso vento contrario, dal percorso controsole, e dall'assoluta mancanza di punti di riferimento. In questo tratto gli atleti sono stati inoltre impegnati a prestare molta attenzione alla pista da seguire, dato che un attimo di distrazione li avrebbe potuti portare fuori percorso con conseguenze pesanti sia per la sicurezza sia per la prestazione sportiva. Dopo l'ultimo ristoro Russo ha affrontato il tratto di gara finale, che come detto nuovamente attraversava l'Oasi di Nefta, riducendo il ritmo di gara e tenendo a distanza gli inseguitori, soffrendo oltre che per il percorso e la stanchezza, anche per le riserve di acqua, che peraltro obbligatorie per ogni concorrente, si erano oramai esaurite. L'atleta elbano chiudeva quindi la gara con il tempo di 3 ore e 12 minuti, nuovo record della gara e tempo di notevole rilievo considerate le condizioni in cui si è corso. Buona anche la prova dell'atltro atleta elbano, Stefano Cecconi, che con i denti ha chiuso la maratona in 4 ore e 22 minuti. In quanto vincitore assoluto Russo si è visto assegnare il premio spettante consistente in un invito a partecipare gratuitamente all'edizione 2007 della Chott Marathon Extreme insieme all'ultramaratoneta californiana di San Diego Sharon Kovar, vincitrice con il tempo di 3 ore e 44 minuti della gara femminile. Se troverà un appoggio economico, privato od istituzionale, il portacolori elbano avrebbe intenzione di prendere parte per la terza volta alla Maratona di New York, dove vorrebbe puntare al podio della propria categoria già sfiorato in precedenza.


maratona deserto

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