«Avevamo chiesto alla Regione di verificare la realizzazione del portale turistico della Confesercenti Tirreno denominato “Elba Insieme”, a fronte dei notevoli ritardi registrati per il suo completamento, visto che c’erano in ballo 250mila euro di fondi europei che rischiavano di andare persi. E ora che anche gli uffici regionali si sono accorti che il progetto non è mai stato terminato, eccolo comparire on line in una versione che tradisce la fretta di fornire una qualche traccia della propria esistenza, senza di fatto ottemperare alla missione che i promotori dell’iniziativa si erano prefissati». E’ quanto denunciano i Consiglieri di Alleanza Nazionale in Regione Marcella Amadio e Giuliana Baudone in merito alla vicenda del portale internet “Elba Insieme”. Il progetto telematico fu presentato nel 2004 da Confesercenti Tirreno, Comunità Montana e Bassnet per rilanciare l’offerta ricettiva delle strutture turistiche isolane e venne ammesso al finanziamento regionale, incamerando il 40% della cifra stanziata in attesa di ricevere il resto a progetto ultimato. A due anni distanza, l’estate scorsa, gli esponenti di Alleanza Nazionale, hanno presentato un’interrogazione alla Giunta dopo aver accolto le proteste di numerosi elbani che lamentavano ritardi nella realizzazione del portale. Dai documenti raccolti, l’ultimo è del 13 ottobre, è infine emerso che la Confesercenti Tirreno, capofila dell’iniziativa, non ha rispettato il termine di scadenza del 20 settembre 2006 per fornire il progetto completo; data che già costituiva la seconda proroga concessa dalla Regione per vedere finalmente realizzato quello che, nelle promesse, avrebbe segnato lo sbarco delle associazioni di categoria elbane (dagli albergatori ai ristoratori) nel mondo della rete. Da notare che l’Associazione Albergatori, Slow Food e i comuni di Marciana Marina e Campo nell’Elba avevano presentato un proprio progetto, non approvato, e che nessuno in seguito li ha interpellati su quello vincitore che pur ne prevedeva il coinvolgimento. La prassi, secondo quanto espresso anche dai funzionari regionali, prevede che la Confesercenti Tirreno non abbia il diritto di accedere al saldo finale e che vengano inoltre verificate le spese sostenute fino a oggi. «Ed ecco la sorpresa – attaccano Amadio e Baudone – con la comparsa in rete del frutto delle spese sostenute fino a oggi, cioè un portale dove gli indirizzi di hotel e agenzie turistiche non sono nemmeno linkati. Una sorta di clone malmesso del portale dell’Apt che, a differenza di questo, è molto più efficiente». «A questo punto – concludono – ci chiediamo che provvedimenti prenderà la Regione rispetto agli autori del portale, perché secondo noi quel prodotto spuntato fuori dal nulla non vale la cifra spesa e l’ente dovrebbe farsela restituire per intero, con la promessa di non farsi più beffare e di selezionare con più criterio coloro che accedono a un bando di gara pubblico».
portale elbainsieme