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Come ha agito l'incendiario della frutteria di Mola

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 14 ottobre 2006

L'incendiario ha agito con molta determinazione; si è avvicinato alla rimessa sul retro della Frutteria Green Paradise quando erano già calate le ombre della sera, aveva con sé una quantità di liquido infiammabile con il quale dovrebbe aver cosparso le pareti in legno della costruzione precaria, e si é poi allontanato continuando a versare del liquido a terra (abbondante altrimenti il terreno vegetale avrebbe potuto assorbirlo). Una specie di miccia liquida lunga una quindicina di metri (su un percorso che poi i Vigili del Fuoco avrebbero individuato e fettucciato come si vede nella foto) da quella distanza al sicuro ha innescato l'incendio ed è sparito mentre la rimessa era avvolta dalle fiamme. La ricostruzione più che plausibile è certa, ora spetterà agli agenti del Commissariato di Portoferraio tentare di assolvere al non facile compito di dare un nome ed un volto all'autore o agli autori dell'ultimo della troppo fitta serie di incendi dolosi che hanno martoriato l'Elba negli ultimi mesi. Un incendio i cui dati "tecnici" abbiamo dato negli aggiornamenti e nella precedente edizione del nostro giornale, un incendio particolarmente crudele perché a poco è servitoil lavoro dei Pompieri e dei Volontari della Novac di Capoliveri e della Misericordia di Porto Azzurro, le fiamme hanno distrutto in pratica cinque anni di lavoro dei titolari perché dentro quella rimessa c'era un nuovo trattore, il furgone utilizzato per trasportare la frutta, una tagliaerba, decespugliatori e molti altri strumenti usati per la manutenzione dei giardini, un'altra attività gestita da Massimo di Mascio ed Annalisa Amicizia in parallelo con la rivendita di frutta. Una giovane coppia originaria di Cassino che si era trasferita da qualche anno in un'isola che ritenevano tranquilla, un'isola dove fino a solo qualche anno fa episodi come questi erano inconcepibili. Un'isola intera che oggi deve loro solidarietà, tangibile aiuto e deve prima di tutto chiedere loro scusa di spacciarsi per l'isoletta verde e blu delle favole. Erano proprio a fare visita ai loro parenti a Cassino i Di Mascio, e sono tornati precipitosamente per vedere i resti spettrali del loro lavoro, distrutto in modo così vigliacco, possono solo aiutare gli inquirenti, per vedere se almeno questa volta si riuscirà a pizzicare e punire adeguatamente uno dei delinquenti che oscenamente parlano con il fuoco. Sì uno dei delinquenti, perchè l'impressione è che l'infittirsi di episodi simili più che testimoniare il radicarsi delle organizzazioni malavitose all'Elba (altri sono i marcanti su quel fronte) dice forse di peggio e cioè testimonia il diffondersi di comportamenti di stampo mafioso tra chi sta in quest'Isola. Un inquinamento morale intollerabile


Incendio frutteria mola 1  miccia

Incendio frutteria mola 1 miccia

incendio frutteria mola 2 manufatto bruciato

incendio frutteria mola 2 manufatto bruciato

incendio frutteria mola 3 rimessa

incendio frutteria mola 3 rimessa