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Legambiente: attenzione alla legge sui dragaggi

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 12 ottobre 2006

“È un iter un po’ troppo disinvolto, che stravolge la procedura di dragaggio dei porti senza considerare l’intervento di bonifica complessivo, con l’unico obiettivo di accelerare l’ampliamento delle aree portuali stesse”. Così Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente, commenta un articolo di un collegato alla Finanziaria 2007 che permetterà l’attività di dragaggio nei porti (La Spezia, Marghera, Taranto, Brindisi, Piombino, etc.) che rientrano nei siti di interesse nazionale da bonificare. “Se il dl venisse approvato così, – chiarisce Della Seta - i progetti che riguardano i porti “inquinati” inseriti nel programma nazionale di bonifica del ministero dell’Ambiente, avrebbero una corsia preferenziale rispetto all’iter di bonifica di tutto il sito inquinato, che prevede una valutazione dell’area a mare insieme all’area a terra”. In sostanza, l’approvazione del progetto di dragaggio diventerebbe di competenza del ministero delle Infrastrutture (non più di quello dell’Ambiente), con due Conferenze dei servizi (Cds) separate: una per i dragaggi a mare di competenza del dicastero delle Infrastrutture, l’altra sulle attività per l’inquinamento a terra di competenza dell’Ambiente. L’articolo al collegato permette alla Cds delle Infrastrutture di approvare il progetto di dragaggio dei sedimenti inquinati, senza aspettare che la Cds all’Ambiente approvi almeno il progetto preliminare di bonifica di tutto il sito mare + terra. “Una stravaganza procedurale, visto che verrebbe affrontato l’inquinamento della stessa località, in due sedi separate – conclude il presidente di Legambiente - Insomma si dragano i sedimenti inquinati, senza aver prima capito come intervenire su tutta l’area inquinata e soprattutto senza aver compreso qual’è la fonte dell’inquinamento da terra e se ancora attiva. Con l’unico obiettivo di fare in fretta i dragaggi per ampliare le attività portuali senza paletti ambientali”. Al contrario, Legambiente sposa la proposta del ministro all’Ambiente, Pecoraro Scanio, e cioè di inserire la procedura Via nei progetti di dragaggio in siti particolarmente sensibili come La Spezia.


Piombino Porto

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