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Ripresa ma riviata sine die la riunione della comunità del Parco, rottura su Barbetti

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 10 ottobre 2006

Ripresa ma subito rinviata a data da destinarsi la riunione in Comunità del Parco, l'episodio decisivo per la rottura è stata la presentazione ufficiale da parte del centrodestra della candidatura che circolava, quella di Ruggero Barbetti. Il centrosinistra, dopo aver fatto i nomi dei propri candidati Luigi Pieri (come avevamo anticipato) per Portoferraio, Catalina Schezzini per Rio nell'Elba, Milena Briano per Capoliveri e Pietro Paolo d'Errico ha chiesto ai rappresentanti che si riconoscono nel CDL di fornire un'indicazione che è stata appunto quella di Ruggero Barbetti. Ma sul nominativo dell'ex amministratore capoliverese il centrosinistra ha fatto "muro", considerando la designazione inaccettabile, prima di ogni altro ordine di ragioni per la storia del lungo e forzato commissariamento matteoliano di cui Barbetti era stato interprete. In ovvio disaccordo sulla proposta di Barbetti (in casa della CDL) rimaneva il Sindaco di Capraia, intenzionato quanto il collega gigliese Brothel ad ottenere un seggio nel direttivo del PNAT. A quel punto il centrosinistra avrebbe avuto i numeri per forzare la situazione e determinare come quinto rappresentante proprio il sindaco capraiese (salvando il principio della presenza della minoranza) ma ha optato per un rinvio. La riunione è stata quindi aggiornata sine die, ed è certo che almeno il centrosinistra, con la intenzione di riassorbire il problema gigliese dovrà convocare i suoi "stati generali" ma stavolta su base territoriale del Parco e non, come è stato fatto commettendo un grave errore politico su base elbana. Cosa accadrà a destra è meno facile da immaginare, ma per il braccio di ferro la CDL non ha i numeri, e potrebbe pure maturare un ripensamento sulla candidatura Barbetti, specie se dall'altra parte della barricata si risolvesse il problema gigliese e Capraia restasse come unica isola antropizzata fuori dal Parco. Intanto si profila un rischio concreto,quello che il direttivo possa insediarsi SENZA la componente degli enti locali. La legge parla chiaro, all'insediamento si può procedere quando il direttivo ha visto designata la maggioranza dei suoi membri e i membri di nomina diversa (abbiamo già riferito di quella di Ginanneschi) sono 8 più il Presidente. Ancora in margine alla nomina del rappresentante del Ministero dell'Agricoltura si può stare certi che al Giglio non faranno i salti di gioia; la nomina di un'altro diessino per di più grossetano, ed ex consigliere dell'Argentario (come dire più o meno Piombino per gli elbani) riduce ulteriormente le chances di Brothel e potrebbe suonare come una presa per i fondelli (una bella pensata di odore chitiano, non c'è che dire!).


Parco porta ingresso

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