Torna indietro

A Sciambere della lettera a Camminando sullo sciacallare

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 10 ottobre 2006

Caro Fabrizio Sono costretto a chiederti ospitalità, e sai che lo faccio molto malvolentieri, come sai che il non imporre troppo la mia presenza sul tuo Blog è una forma di rispetto. Considero i continui riferimenti e le allusioni che si fanno ad Elbareport ed alla mia persona (rigorosamente senza citarci in ottimo costume mafioso) fastidiosi e scorretti, ma mi sono fino ad oggi astenuto da intervenire se non in particolarissime occasioni. Quanto ha scritto però l’anonimo (ovviamente) signore che si firma “giustizia e libertà” travalica ogni limite del sopportabile, mi devi concedere una replica. Faccio presente, di striscio, che non mi muove invidia professionale per nessuno, che ho firmato il primo articolo per un giornale nazionale (in prima pagina) il 10 marzo 1973 e che qualche soddisfazione nel frattempo me la sono tolta, avendo realizzato in questo campo tutti i (modesti) obiettivi che mi ero posti. Mi tocca ricordarlo, per ricordare anche di essere stato il primo giornalista a parlare in maniera esplicita (e molti anni fa) di presenza della malavita organizzata all’Isola d’Elba, quando parecchi si cacavano addosso a scrivere e pronunciare la parola “mafia” ed anche molto meno, l’ho fatto prendendomi pure dei colpi di “visionario”, “nemico dell’Elba”, “fomentatore della cultura del sospetto” e molti altri graziosi epiteti. Sciacallo non lo accetto proprio (tanto meno da un anonimo o da uno che si firma ma allude in maniera vigliacca) c’è la mia storia di uomo e di giornalista a testimoniare il contrario. Vedi Fabrizio mio padre usava ripetermi: “Non ho mai visto un omo in bocca a un altro”; mi sono informato a quell’insegnamento e non ho mai avuto paura, timore reverenziale, di nessuno. Mi sono smusato volta volta (quando lo ritenevo giusto) coi potenti di turno si chiamassero Onorato o Landi, Fratini o Ageno, D.C. o D.S., Nocentini o Bosi o Scelza o Provenzali o Pardi o Matteoli e mille etc. mentre molti di costoro erano attorniati da una genia di leccaculo. Ne ho date e ne ho prese, l’ho fatto da uomo della sinistra che non faceva sconti a chi stava a sinistra senza il necessario rigore, e che apprezzava chi stava coerentemente ed onestamente a far politica dall’altra parte della barricata. Sciacallo non lo accetto perché ho sempre avuto una firma ed una faccia ed ho sempre detto e scritto quello che pensavo anche quando era molto scomodo, non traendo MAI un vantaggio personale dal dire o dal non dire quello che pensavo o sapevo, né tantomeno dalle altrui disgrazie. “Giustizia e Libertà” (i fratelli Rosselli si rivolteranno nella tomba) mi cita pure furbescamente male, la frase esatta era: “Ci domandiamo ad esempio quali operazioni "formalmente pulite" abbia innescato sul territorio elbano questo fiume di denaro sudicio, quanto (e se) i proventi delle illecite attività abbiano condizionato (e inquinato?) operazioni economiche, politica e informazione”. Si è dimenticato la politica io no. Non ho scagliato la prima pietra (sarebbe idiota lanciare prime pietre a chi sotto una frana) e non ho istigato al linciaggio, no, io chiedo una cosa seria, chiedo che si approfondiscano le indagini per ecludere ad esempio che oltre a quanto già scoperto dalla DDA (subentrata a quanto mi risulta ad indagini già in corso) che ci siano stati “strozzati eccellenti” (non mi frega nulla del colore) o eccellenti aiutati economicamente ed in ultimo collegamenti con i comitati d’affari che hanno rovinato commercialmente la nostra città. Tutto ciò fermo restando che è mia convinzione che con lo smantellamento di questa (presunta) organizzazione a delinquere il problema dell’inquinamento mafioso e quello dell’usura (che si può anche praticare in maniera disgiunta in perfetta rispettabilità formale) all’Elba siano ancora da risolvere. Quanto al presunto riposizionamento il giustizialista libertario prende una cantonata, quello che ho successivamente scritto, esprimendo umana solidarietà a chi è coinvolto nella vicenda, l’ho sempre pensato prima durante e dopo il blitz del 4 Ottobre, non sto tra i garantisti a corrente alternata, non ci posso fare nulla se provo umana pietà verso chiunque è privato della libertà, o è sotto minaccia di privazione della stessa, anche se a ragion di legge. Vedi Fabrizio, questa mattina a leggere quel, mi perdonerai, post rivoltante e vigliacco, mi sono domandato chi me lo fa fare di lavorare fino a 14 ore al giorno, rimettendoci pure dei soldi e non pochi, da sei anni (prima con joinelba poi con elbareport) senza un giorno di riposo che sia uno e con pochissime gratificazioni e riconoscimenti del servizio che male o bene svolgo per la collettività. Mi sono risposto che tutti, anche un miserabile come l’autore di quel post hanno diritto ad un giornale libero. Chiedo per l’ennesima volta a chi lo odia tanto di dedicare le sue preziose energie mentali ad altro, di astenersi da non sollecitate esegesi, di non fare finta ipocritamente di ignorarlo, ma di ignorarlo proprio. Con amicizia


sciacallo  animale

sciacallo animale