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Controcopertina - Rifondazione incalza sulla Cosimo

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 06 maggio 2003

La mozione presentata dai Gruppi Consiliari di minoranza di Portoferraio sullo stato di dissesto economico della società Cosimo de’ Medici getta una luce preoccupante sul modo in cui gli Amministratori del Centro destra portoferraiese gestiscono il denaro pubblico. Come è noto la Cosimo de’ Medici, il cui capitale appartiene per il 99% al Comune di Portoferraio e per l’1% alla Banca dell’Elba, gestisce il porto turistico nella Darsena Medicea e numerosi “contenitori”culturali e sportivi. In questi anni, invece della propagandata efficienza promossa da Ageno e Fuochi, abbiamo assistito ad un peggioramento del livello dei servizi (specialmente per quanto riguarda la vera ricchezza di Portoferraio, le Fortezze Medicee, quasi sempre chiuse ed in stato di abbandono) accompagnato da sempre piu’ preoccupanti “buchi di bilancio”. Di fronte alle denunce gravissime delle minoranze consiliari il Sindaco di Forza Italia tace. Ne capiamo l’imbarazzo ma è ingiustificabile il tentativo di rinviare la discussione in Consiglio Comunale sull’argomento che, per l’importanza della questione, sarebbe opportuno convocare quanto prima in un orario che consenta la massima partecipazione dei cittadini. Invece si omette ogni forma di controllo e di intervento su una società che ha già abbondantemente perso il proprio capitale sociale. La consapevolezza degli attuali Amministratori comunali dell’impossibilità di una loro rielezione non giustifica il fatto che si faccia scempio della Città e delle sue finanze lasciando “terra bruciata” e portando il Comune al pericolo del dissesto finanziario. I Gruppi di opposizione sono chiamati in questa fase ad esercitare con il massimo della forza possibile il ruolo di controllo politico chiedendo, come loro diritto, l’immediata convocazione di un Consiglio Comunale ad hoc.


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