Il furore toponomastico che attanagliò la mai compianta giunta Ageno e che ci seminò di nomi di augusti chiccazzé le vie cittadine e soprattutto quelle delle zone di nuova urbanizzazione come si usa chiamare i cacheronzoli cementizi che assediano Cosmopoli, non toccò la Via dei Cavalieri di Vittorio Veneto, che unisce piazza Cavour e Piazza della repubblica, E fu uno sbaglio poichè un bel titolo da dare alla piazza sarebbe certamente stato Via delle Bacheche Oscure. Sulla via che conduce verso la Porta a Mare alcune delle maggiori forze politiche cittadine hanno sistemato da anni le loro bacheche il primo punto di contatto tra cittadino e partito, quelle che con i loro annunci dovrebbero rappresentare il pulsare della vita dei vari soggetti protagonisti della vita politica cittadina. Abbiamo iniziato con Forza Italia (ex DC) sulla quale sono state appiccicate due locandine una del trofeo velistico locman e l'altra con ilprogramma musicale dello sugar reef che ci paiono un po' poco attinenti all'attività politica ma tutto può darsi. Poco oltre c'è quella più curata degli ineffabili padani in salsa di scoglio, un messaggio politico raffinato quello dei legaioli d'isola, asciutto ed essenziale: vi si legge solo: GRAZIE BOSSI - CONTRO ROMA LADRONA. Ci mancava solo "BORGHEZIO SEI UN GRANDE - FUORI DAI COGLIONI GLI EXTRACOMUNITARI" e un CALDEROLI SEI BONO - PULIAMOCI IL CULO COL TRICOLORE e la bacheca poteva dire di contenere tutto il pensar padano fino all'ultimo muggito Sull'altro lato della strada, in splendida bachechiera solitudine, campeggia graziosa e contenuta in dimensioni ecologiche, anche se spiombata la finestrina dei Verdi su Portoferaio. Che c'è appeso? Un manifestino pubblicizzante una iniziativa (di Giugno), non male pure loro. Riattraversiamo verso il lato Angolo Bar, dietro i cui tavoli all'aperto, è abilmente nascosto il gruppo delle bacheche di (lontana) origine marxista. Quella dei DS è posta così in basso che per leggerla agevolmente bisognerebbe mettersi con la pancia a terra, sulla sede stradale. Però c'è qualcosa appeso, un messaggio chiaro, con sullo sfondo la foto del Presidente Napolitano, un po' inverecondamente esposta ad altezza di pisciata di cane, c'è un bell'invito a votare NO al referendum! (del giugno scorso). I rifondaroli per dimostrare di essere il partito del cambiamento hanno inserito un elemento rivoluzionario nella collocazione della bacheca: tutti gli altri l'hanno orizzontale loro no, i rifondatori comunisti ce l'hanno ritta (la bacheca). E poi, viva l'onestà, non avendo evidentemente nulla da dire, l'hanno lasciata vuota con il solo simbolo de partito a targare lo spazio deserto e niente più Ancora piu radicali (non casualmente) i socialisti della rosa nel pugno che non solo non espongono niente, ma che neppure mostrano nulla che possa far individuare con certezza chi la detiene quella bacheca se non l'allusivo color rosso antico del fondo. Ci permettiamo una proposta finale: visto che se le bacheche sono uno strumento di confronto politico questo è uno O - O senza speranze, considerato poi che non sono certo dei graziosi oggettini, nel quadro del miglioramento dell'arredo urbano, perchè con un atto liberale (e pure liberatorio) i partiti proprietari non decidono di rimuoverle? Per parte nostra siamo pronti ad offrire i 12 Euro della tariffa ESA per il loro smaltimento.
Bacheca 1 Forza Italia
Bacheca 2 Lega
Bacheca 3 Verdi
Bacheca 4 DS
Bacheca 5 Rifondazione
bacheca 6 socialisti