Torna indietro

Controcopertina: Il Dalemone e la vicepresidenza del Parco

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 03 ottobre 2006

Si moltiplicano in questi giorni gli sforzi per capire come andrà a finire (se andrà a finire) la grande battaglia sulla vicepresidenza del parco, che sta segnando un'altra ingloriosa pagina per la classe politico-amministrativa isolana con il centrosinistra (nel caso di specie) a sobbarcarsi la responsabilità maggiore del triste spettacolo che l'Elba sta fornendo. Fuori da anni (se mai ci siamo davvero stati) dalle esclusive stanze nelle quali si decidono i destini degli Enti, ma conoscendo abbastanza bene alcuni meccanismi, e quasi tutti gli attori, azzardiamo anche noi una ipotesi di soluzione del rompicapo, o, se vogliamo, una previsione di quali potrebbero essere le scelte e i desiderata di chi è in gioco. Facciamo l'ipotesi che all'Elba si stia effettuando una partita di Dalemone, l'immaginario gioco inventato qualche anno da da Sabrina Guzzanti nel quale si vedeva la brava cabarettista presi i panni dell'attuale ministro degli esteri, che spostava su una immaginaria mappa magnetica, truppe e comandanti in applicazione di strategie e tattiche chiare solo a lui. Nel caso di specie la Vicepresidenza del parco servirebbe in casa DS per risolvere alcuni problemi insoluti a partire da quelli capoliveresi. E quale sia il punctum dolens di Capoliveri è perfino troppo chiaro. L'attuale Sindaco Ballerini vede la presenza in giunta di Milena Briano non come fumo, ma come sabbia negli occhi. Ma sbarazzarsi dell'ex-capogruppo (dopo averne ridimensionato l'importanza delle deleghe) non è cosa agevole. Briano ha un suo prestigio ed un suo seguito elettorale. Occorrerebbe inventarsi un bel "promoveatur ut amoveatur" che giustificasse la sua giubilazione capoliverese, ed ecco che cadrebbe a fagiolo la questione della presidenza con due ipotesi di soluzione diversa: a) Briano va a fare la Vicepresidente del Parco; b) Briano rileva D'Errico come Presidente della Comunità del Parco e questi viene dirottato sulla Vicepresidenza del Parco (ma c'è una sub-ipotesi B secondo la quale sarebbe lo stesso Logi ad andare alla Vicepresidenza del Parco); Ci sarebbero anche altri effetti collaterali indotti (giudicati con tutta probabilità positivamente dai compilatori del Dalemone): 1) Si fermerebbe la corsa del Sindaco di Rio nell'Elba (evidentemente l'eccessiva visibilità assunta da Schezzini con la presidenza dell'ANCIM fa ombra), che non competerebbe mai con un'altra donna del suo stesso partito, fattispecie con Milena Briano di cui è molto amica; 2) Ci sarebbe a Capoliveri l'opportunità per un rimpasto che porterebbe in giunta qualche elemento di maggior fiducia del Sindaco. L'avvertenza finale è che se qualcuno volesse vedere in tutto questo uno scontro politico interno ai DS, basato sulla distinzione riformisti-correntone o tra i più e i meno sensibili alle politiche ambientali, prenderebbe una cantonata, di altri giochi trattasi. Naturalmente ci attendiamo qualsiasi cosa: dalla pioggia di smentite alla più probabile pioggia di silenzi, inciderebbero entrambi i fenomeni comunque poco sulle nostre convinzioni, tra le quali c'è la necessità inderogabile del ritorno a far politica da parte delle persone, di tante persone, perché le scelte che riguardano il fututo della gente dell'Arcipelago, non si compiano in ristretti clubbini ora chiamati assemblee elettive ora, quando va bene, partiti.


Capo Stella da colle reciso

Capo Stella da colle reciso