E’ facile incontrare in questi giorni, per le strade dell’isola, lunghe file di ciclisti un po’ attempati. Fanno tenerezza a vederli procedere così in cordata, pian piano, godendosi, con un po’ di fatica, la dolcezza dell’autunno… forse nemmeno troppo preoccupati dell’arrivare da qualche parte. Solo mi spiace pensare che potrebbero: viaggiare tranquilli alla loro andatura senza ostacolare chi, per le proprie varie buone ragioni, ha furia e non riesce perciò a guardarli con la giusta simpatia; stimolare di conseguenza ad un sereno ripensamento - circa le suddette buone ragioni - chi continua a correre, magari facendo un gran rumore e, quel che è peggio, mostrando una grinta rabbiosa a chiunque, suo malgrado, gli faccia da ostacolo. Rallentiamo?!
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