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ESF - Benvenuto all'opportuno NO di Barbetti al Rally

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 05 maggio 2003

Dal Tirreno del 1° maggio si evince che il Commissario dell'Ente Parco, dottor Ruggero Barbetti, rinvia il Rally a data da destinarsi a causa di un errore nella presentazione della domanda da parte degli organizzatori. Tra dinieghi, errori e incomprensioni l'Elba, anche quest'anno, sarà risparmiata dal Rally. Una competizione che, all'insegna del mito delle quattro ruote, esalta prestazioni tecniche e velocità. La velocità con la quale l'uomo conquista la possibilità di muoversi nello spazio, riducendo la distanza che lo separa dall'altro: dal lavoro, dal benessere, dalla campagna, dalla libertà! La grande rivoluzione sociale del XX secolo si è realizzata soprattutto grazie all'automobile. La distanza, in relazione al tempo impiegato per percorrerla, è diminuita; però solo fino ad un certo punto, in quanto la grande diffusione di vetture sta occupando ogni spazio disponibile, in città come fuori. Tutti gli spazi percorribili sono infatti ingombri di auto-mobili che, a stento, vanno avanti. Una vettura progettata per viaggiare a 200 e più Km/h, nei centri urbani si muove, mediamente, alla velocità di 5 - 10 Km/h e, sulle strade extra-urbane, riesce a raggiungere la velocità media di 40 - 50 Km/h. La grande rivoluzione che si è realizzata, in realtà, porta in sé il rischio di un blocco totale della mobilità e della libertà di cui si riteneva fosse portatrice. Comunque, i rally, le formula 1 e tutto il resto, sono manifestazioni delle prerogative delle automobili: rappresentazione dei traguardi tecnici raggiunti dalle case costruttrici che, in tal modo, promuovono… la loro immagine. Ora, riguardo al carattere di questo tipo di manifestazioni all'Elba, ci sembra opportuno fare una considerazione, pur consapevole del fatto che può andare contro un diffuso sentire. I valori su cui si fonda questa iniziativa non sono certamente riconducibili ad un messaggio di promozione della nostra isola che, invece, si gioverebbe alquanto dal contatto diretto con le sue prerogative ambientali (trekking, ciclismo, passeggiate a cavallo, sport acquatici…). Motore e ambiente sono fortemente in contrasto tra loro, tanto che l'automobile si è affermata sempre a scapito del secondo. L'inquinamento odierno da rumore, gas, nonché l'occupazione totale degli spazi urbani sono l'effetto collaterale dello sviluppo della motorizzazione di massa. Ma questo è un altro ragionamento. Grazie ad un errore degli organizzatori del Rally, siamo stati risparmiati da questo evento. Dottor Barbetti, come Commissario dell'Ente Parco, la preghiamo di riconsiderare quest'avvenimento alla luce delle scelte che dovrà fare per gestire il territorio di quest'Isola. Ci pare che un così delicato equilibrio ambientale, con i motori, abbia davvero poco da spartire! Auspichiamo che questo errore si trasformi in una scelta consapevole di qualità nelle politiche del territorio. Se poi questo fosse l'inizio di un percorso nel quale le scelte politiche discendessero dalla considerazione circa le reali potenzialità del territorio, benvenuti anche a questi piccoli ma opportuni no.


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