Dai primi resoconti relativi alla stagione appena trascorsa Elbafly presenterà ai soci un bilancio migliore rispetto al 2005 e che registrerà perdite inferiori a quelle previste dal piano industriale redatto in occasione della sua nascita. Non si può negare che la crescita dei passeggeri abbia beneficiato del miglior clima registrato a livello nazionale e elbano dal settore turistico, ma l’incremento del 30% dei passeggeri è dovuto in maggior misura a due elementi importanti: il radicamento della cooperativa nel tessuto sociale elbano e, più importante, la presenza per due anni consecutivi di un operatore locale che svolge la propria attività in collaborazione con enti e aziende dando all’iniziativa una connotazione di stabilità e affidabilità grazie ad un programma pluriennale. L’operato del Consiglio di Amministrazione non solo ha consolidato le rotte della stagione 2005 (Milano, Bergamo, Pisa) ma ha ampliato il raggio di azione di Elbafly a Bologna e ripetuto la rotta per la Corsica che è stata particolarmente gradita dai residenti. Molte sono le opportunità che si aprono sullo scenario dei collegamenti aerei da e per l’isola d’Elba per Elbafly, molte di queste, seppur vagliate con particolare attenzione dal management non possono essere colte per l’esiguo capitale del quale la cooperativa è stata dotata sin dall’inizio. Sarebbe bello poter volare non solo per un’ampia stagione estiva ma anche d’inverno e magari con aeromobili dalle prestazioni e dai posti passeggeri superiori a quelli del Let del quale Elbafly si è dotata per due anni. Purtroppo il dovere di rispettare il piano industriale, la necessità di garantire alla cooperativa la continuità aziendale oltre la stagione in corso e sin quando possibile non appesantire la posizione finanziaria della cooperativa impongono un’attenta gestione delle risorse. Da più parti negli ultimi tempi si registra una sorta di delusione per il fatto che Elbafly abbia terminato la sua attività il 10 settembre. Questa, se a prima vista potrebbe sembrare una critica all’operatività aziendale è considerata dal C.d.A. la conferma di quanto questo servizio sia necessario alla collettività, e quanto questa operazione possa rappresentare per l’economia locale. Precisare che Elbafly non fa ricorso a sostegni finanziari esterni ma solo al capitale messo a disposizione dai soci è motivo di soddisfazione. Elbafly è quindi in grado, allo stato dei fatti, di garantire per il terzo anno consecutivo la presenza di un servizio importante all’Isola d’Elba quale quello dei collegamenti aerei. Da una statistica elaborata dalla cooperativa che si presenterà ai soci, per il rendiconto annuale, nella seconda quindicina di ottobre, emerge un primo dato: il 70% dei passeggeri intervistati, che usufruiscono di strutture ricettive quali hotel, campeggi, villaggi e agriturismi, non avrebbe scelto l’isola se non fosse stata collegata con un servizio aereo.
Elbafly aereo