Nel gennaio 2006 si è tenuto un consiglio comunale allargato sulla sanità al quale hanno preso parte i vertici dell’Azienda U.S.L. 6, il Sindaco di Portoferraio, nella sua veste di Presidente della Conferenza dei Sindaci elbani, e tutti i rappresentanti degli altri Comuni dell’Elba. Nell’incontro, dopo un’analisi delle criticità che riguardano la sanità elbana, ci sono state una serie di dichiarazioni di intenti e buoni propositi sia da parte dei nostri amministratori che da parte dell’azienda USL. Per la risoluzione dei problemi sanitari elbani sono necessari finanziamenti aggiuntivi ed è per questo che la Regione Toscana, sin dal 2000, ha destinato alle zone insulari e montane finanziamenti ad hoc, che nello specifico per l’Elba ammontano a circa un milione e mezzo di euro all’anno. Dato il grande interesse di questi giorni sulla sanità elbana, in seguito al verificarsi di spiacevoli disservizi, ho voluto analizzare i progetti contenuti nel Progetto Elba 2005 e nel Progetto Elba 2006: una progettualità che ammonta a più di tre milioni di euro e che viene annualmente approvata dalla Conferenza dei Sindaci. Dallo stato degli atti risulta evidente che le iniziative più rilevanti anche sotto il profilo economico non hanno ancora avuto inizio. Prendiamo ad esempio il progetto relativo alla realizzazione della nuova dialisi, progetto senza dubbio valido, ma che impegna una somma pari a ben 1.364.000,00 finora non ancora utilizzati in quanto il progetto non è ancora partito e chissà quando partirà. Nel 2005 a fronte di una progettazione pari ad €. 1.521.400,00 è stata spesa una somma pari a soli €. 277.455,00. Circa il 18%. Tale risultato si commenta da solo. Avere a disposizione oltre un milione e mezzo di euro all’anno e non essere capaci a tradurli in servizi al cittadino è veramente vergognoso. Le giustificazioni a posteriori non hanno alcun valore, considerato che tutti gli accertamenti in ordine alla possibilità di attuazione immediata avrebbero dovuto essere compiuti senza alcuna riserva prima dell’inserimento nel Programma. Non c’è nessun criterio di scelta delle priorità. E’ la soluzione che determina il problema e non, come sarebbe corretto, il contrario. A fronte di tutti i problemi urgenti, vedi in questi giorni il problema di inefficienza della camera iperbarica, la progettazione dovrebbe essere immediata, diretta a risolvere problemi contingenti; e qui, all’Elba, di problemi sanitari da dover risolvere subito ce ne sono! Per non parlare poi della qualità dei progetti. Pur non essendo un tecnico è ben chiaro che alcuni progetti vengono inseriti nel finanziamento destinato all’Elba con il solo scopo di avere così un risparmio sul bilancio dell’Azienda. Infatti tante iniziative che nelle altre zone vengono finanziate direttamente dall’Azienda, all’Elba vengono finanziate attraverso i fondi del Progetto Elba. L’Articolazione Zonale della Conferenza dei Sindaci ha il compito di rappresentazione delle necessità e delle volontà delle popolazioni locali: ad essa deve quindi essere riferita la responsabilità della condivisione delle scelte di programmazione. Al Sindaco del Comune capofila spetta il potere di indirizzo dei rapporti con la struttura sanitaria. Alla luce della valutazione complessivamente negativa dei Programmi esaminati, nei quali si ravvisa una incapacità progettuale prima e di analisi ed approvazione dopo, si conclude chiedendo, quindi, quali siano i criteri ai quali il Sindaco intende attenersi nei rapporti con l’azienda Sanitaria anche alla luce delle facoltà di intervento che le stesse disposizioni regionali, non solo nella parte sanitaria, riconoscono alle autonomie locali. Nell’ipotesi della continuità dell’inerzia, venga almeno evitato il lamento in ordine alla scarsa considerazione o all’irrilevanza strategica dei Comuni elbani nei rapporti con la Regione.
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