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DS di Rio Marina - Comune Protagonista; botta e risposta sul demanio

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 27 settembre 2006

D.S. La lentezza del demanio non dipende dal destino cinico e baro L'On. Bosi, Sindaco di Rio Marina, ex-senatore ed ex-sottosegretario del governo Berlusconi, ha dichiarato alla stampa: “E' noto che non sono un simpatizzante del Demanio (...) la gestione è fatalmente lenta, burocratizzata, legata a normative complesse, è difficile averci a che fare, il sistema è rigido, poco elastico, e io sono il primo a saperlo, dal momento che sono il sindaco di uno dei comuni più demanializzati d'Italia” Ma chi ha il compito di migliorare una gestione tanto lenta e burocratizzata? Chi ha l’obbligo di rimuovere un sistema che risulta tanto rigido e poco elastico? Chi deve rimuovere normative così complesse? In definitiva: chi è in grado di migliorare la macchina amministrativa dello stato? Queste sono le domande che oggi si pongono i cittadini. Ma la risposta è facile: spetta al governo e alla sua maggioranza parlamentare. Allora siamo noi a chiedere all’On. Bosi che cosa ha fatto lui nel lungo periodo in cui ha ricoperto il ruolo di sottosegretario del governo Berlusconi. Ci piacerebbe sapere quali iniziative ha assunto l.intera maggioranza di centrodestra nei cinque anni in cui ha avuto, nel bene e nel male, le leve del potere. I DS si sono già attivati affinché il Ministero dell’Economia e delle Finanze, partendo dall’accordo sottoscritto nel 2001 con il governo D’Alema, riprenda quel percorso inspiegabilmente interrotto e disconosciuto dal centrodestra. Quel protocollo, infatti, può essere il punto di partenza per risolvere le questioni legate ai beni demaniali, e quindi giungere, finalmente, al riuso produttivo degli stessi. Il tutto nel solo interesse dei cittadini. Democratici di Sinistra Unione Intercomunale dell’Elba e Sez.Gramsci di Rio Marina Comune Protagonista: E' senza senso il "mantra" demaniale dei DS Qualcuno dovrebbe avvertire i Ds elbani e riesi non ha più alcun senso ciò che vanno ripetendo da anni come un mantra. Il protocollo d'intesa firmato dal 2001, infatti, era e resta inattuabile e superato. In primo luogo perché il quadro normativo sui beni demaniali è infatti del tutto cambiato, e ciò spiega perché non ha prodotto alcun effetto. Poi perché i lavori di ripristino ambientale e messa in sicurezza – forse i Ds non se ne sono accorti, ma dovranno farsene una ragione - stati abbondantemente e ottimamente già eseguiti nel corso del primo mandato del sindaco Bosi. In ogni caso, i Ds sono ampiamente rappresentati al governo e nelle commissioni parlamentari. Come riconoscono, a loro spetta l'onere di riformare questo quadro normativo e questo stato di cose. A fine legislatura vedremo cosa sono stati capaci di ottenere. Certo non è con la propaganda che si risolvono le cose, e la vicenda del Coni lo conferma. Lista comune protagonista


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