Torna indietro

I cento problemi degli agenti di P.S. del Commissariato Elbano

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 27 settembre 2006

In attesa del rinnovo del C.C.N.L., scaduto a Dicembre 2005, ed in relazione alle dichiarazioni del Governo di ridurre le risorse economiche di oltre il 10% ai vari Ministeri, compreso il Ministero dell’Interno, questa O.S. vuole evidenziare il fondato timore di un imminente aggravamento dello status lavorativo degli appartenenti alla Polizia di Stato. Vogliamo infatti segnalare, con preoccupazione, le precarie condizioni in cui versano le strutture dell’Amministrazione, tralasciate ormai da troppo tempo, alle quali consegue un abbassamento di sicurezza nel nostro paese, laddove invece la Criminalità risulta sempre più organizzata sia a livello tecnologico che a livello economico. Problema oltretutto aggravato dal fatto che la legiferazione si è limitata per lo più ad emanare leggi solo ad personam e non contro la malavita organizzata. La politica che il governo precedente ha adottato, era improntata da un lato all’incremento degli stipendi, ma contestualmente ha comportato sensibili tagli per l’efficienza del COMPARTO-SICUREZZA. Le conseguenze di quelle politiche governative, sono ricadute immediatamente nelle sedi di servizio, centrali e periferiche, laddove si è assistito ad un aggravamento dei disagi già esistenti: esempio tangibile il Commissariato P.S. di Portoferraio. I problemi sono ormai sotto gli occhi di tutti: totale inadeguatezza alla Legge 626, comprensiva della carenza di sicurezza passiva, immagine compromessa da fatiscenti mura, carenza dei mezzi logistici (auto, computers, vestiario), tecnologie vecchie e obsolete. Per il personale, la situazione non è certo incoraggiante, in quanto c’è stata una riduzione delle dotazioni di servizio, come giubbotti antiproiettili scaduti da anni, mancato rifornimento di libri di testo, diminuzione di corsi formazione, assunzioni ferme e tagli alla prevenzione sociale. Per cui chiediamo alla nuova compagine governativa, in primis, di indire nuovi concorsi pubblici per le assunzioni, ferme da anni, innalzando al contempo il requisito di accesso ai ruoli della Polizia di Stato a diploma di scuola media superiore, contribuendo così al cambio generazionale, all’aumento delle quote rosa e alla riduzione dell’attuale assunzione di personale proveniente dai volontari in ferma dell’Esercito. Infatti la Polizia di Stato non ha bisogno soltanto di “soldati” ma anche di bravi investigatori, che sappiano usare il computer, attuare leggi e regolamenti previsti dal “marasma” di codici e confrontarsi con il cittadino, capendo le sue esigenze. Crediamo inoltre, su di un piano più schiettamente pratico, in un controllo della spesa attuato mediante una politica improntata al risparmio, utilizzando, tra le altre cose: - veicoli a basso consumo di carburante (diesel o ibridi); - lampade a basso consumo energetico; - pannelli solari per il risparmio di energia elettrica; - dotare i dipendenti di una sola divisa comoda e funzionale; - Imporre di pagare alle Società Calcistiche l’Ordine Pubblico negli stadi e tutte le conseguenze post-partite come risarcimenti ai colleghi feriti e mezzi danneggiati; Auspichiamo che Prefetto e Questore si facciano portatori delle nostre richieste alle Istituzioni Nazionali, sperando in un COMPARTO-SICUREZZA sempre più avanzato, funzionale e con stipendi adeguati alla professionalità ed al pericolo che ogni lavoratore giornalmente incontra.


Commissariato  polizia di stato ingresso

Commissariato polizia di stato ingresso