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Società di Salvamento: formiamo "educatori" di nuoto

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : lunedì, 05 maggio 2003

In qualità di direttore della sezione elbana della Società Nazionale di Salvamento, in considerazione dell'articolo "protesta !!??" pubblicato recentemente sulle vostre pagine, firmato dal responsabile della Scuola di Nuoto della Teseo Tesei, Andrea Tozzi, il quale solleva delle "perplessità" sulla dubbia preparazione offerta nei nostri prossimi corsi per Istruttori di nuoto, credo sia doveroso da parte mia chiarire alcuni concetti, che forse non sono chiari all'amico Andrea, per il quale nutro molta stima per la serietà e le capacità con cui svolge ormai da tanti anni il ruolo di istruttore di nuoto. La nostra associazione che opera all'Elba dal 1999 come ONLUS, ha come unico scopo quello di formare bravi soccorritori pronti ad affrontare le emergenze in acqua e nello stesso tempo divulgare il concetto di sicurezza verso l'elemento liquido in tutte le sue forme, compresi i corsi per l'insegnamento del nuoto, il quale per noi rappresenta principalmente un mezzo educativo e non solo un'attività fine a se stessa. Come ribadito già sulla stampa e direttamente ai partecipanti dei nostri corsi, la finalità di tale percorso formativo non è l'attività agonistica, nè la preparazione atletica, cosa questa riservata agli istruttori FIN che posseggono le giuste competenze, e non potrebbe essere diversamente considerato il tipo di esami che affrontano. In Italia da quanto mi risulta non esiste una Legge la quale specifica che per insegnare a nuotare, è necessario essere in possesso di un brevetto da "istruttore", (anche se ovviamente un simile riconoscimento rilasciato da una Associazione o Federazione conosciuta, identifica una persona che ha sviluppato una precisa didattica). Ma se tale nomina può sembrare a qualcuno troppo "qualificante" per un nostro allievo, allora propongo quella di "educatore", che in realtà è esattamente quello che siamo. I nostri corsi sono infatti finalizzati esclusivamente all'educazione del nuoto per i più piccini, cioè insegniamo semplicemente a nuotare in sicurezza, patrimonio che riteniamo debba essere di tutti e per questo divulgato il più possibile. Il programma del corso prevede oltre a lezioni sull'apprendimento dei vari stili, anche e soprattutto nozioni di pedagogia, psicologia, anatomia, fisiologia e la metodologia di insegnamento del nuoto ai disabili. La didattica del nostro corso viene proposta agli allievi istruttori non solo dai nostri docenti opportunamente formati, ma da laureati ISEF, psicologi e dagli stessi istruttori FIN che hanno accettato di far parte di questo nostro importante progetto: impegnarsi ad insegnare il nuoto al maggior numero di persone possibile, riducendo così il numero di incidenti per annegamento. Noi crediamo che la principale caratteristica di un bravo educatore non è solo il "sapere", ma di saper "trasmettere il sapere", essere un campione di nuoto, non vuol dire essere automaticamente un bravo maestro. Il sottoscritto come il resto dello staff docente, non ha la presunzione di "sapere e fare tutto", ma è abbastanza umile per capire che un buon istruttore non finisce mai di imparare e per questo motivo si deve sempre aggiornare. Forse quello che deve essere perplesso sono io, quando sento qualcuno esprimere dei giudizi negativi su una pietanza prima di averla assaggiata e senza conoscerne gli ingredienti, affermando poi, che solo lui è un bravo cuoco. Capisco che la nostra cucina sia difficile da digerire, per coloro che forse vedono nel nostro impegno di volontari solo una scuola capace di formare dei potenziali concorrenti per la loro attività, ma per fortuna nel nostro Paese hanno abolito il monopolio. Infine i giudizi sulla qualità della nostra didattica lasciamoli esprimere ai nostri futuri istruttori di nuoto.


I neo-bagnini

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