Mercoledì sera, venti persone nella sala della Provincia, un dvd con il bellissimo ‘Brucio nel vento‘ di Soldini, le luci che si spengono e , mentre scorrono i titoli di testa, la mano che tira la pesante tenda all’ entrata. Grazie al Sert dell’ Asl il gioco è fatto, magia del cinema: schermo grande, buona definizione delle immagini, acustica e poltroncine discrete, sala buia , emozioni condivise, il cinema a Portoferraio…. Costo : solo la Siae, visto che la sala la mette gratuitamente a disposizione la Provincia. Domanda : ci doveva pensare l’ Asl a fare il cinema a Portoferraio? E il Comune , che fa? Risposta: il Sindaco con delega alla Cultura abdica, sul cinema come sul teatro: vedi la stagione teatrale affidata all Polipo De Medici (grazie Sergio). L’ unico spettacolo ‘ di fori’ è Liolà di Pirandello – Dall’ Aglio: il resto-interessante e che è giusto andare a vedere- lo aveva già fatto meglio e con più abbondanza l’ anno scorso Portofranco, chiamando tutte le compagnie elbane a mostrarsi: il taglio era quello sociale , oltre che teatrale , naturalmente. Anche a Piombino danno giustamente spazio alle compagnie locali, ma non la chiamano stagione teatrale ; la loro stagione teatrale si può vedere recensita sul Tirreno, avendo la cronaca in Comune. Poi si possono chiamare fiori anche quelli di plastica, ma sono un’altra cosa. Non è snobismo, è senso delle proporzioni: non vi farebbe ridere se il comune di Roncofritto ( 1200 abitanti si autodefinisse ‘Città di Roncofritto”? Visto che il programma è inserito nel circuito regionale dei piccoli teatri, viene poi il sospetto che il contributo regionale serva a coprire il costo di ‘Liolà’. Vuoi vedere che le compagnie locali pagano pure l’ affitto per fare la stagione teatrale di Portoferraio? Ma noi dobbiamo accontentarci: mica ci cucchiamo i gas che si annusano ogni giorno i piombinesi….
proiettore cinema
schermo cinema aperto