Con una lettera indirizzata all'assessore al Diritto alla Salute Enrico Rossi, il presidente della Comunità Montana, Danilo Alessi, fa presente le insufficienze del servizio della camera iperbarica dell'ospedale elbano. Domenica scorsa si è verificato di nuovo il fatto che un subacqueo, con un principio di embolia, sia stato trasferito dall’ Elba all’ ospedale di Pisa per un trattamento in camera iperbarica. Ciò conferma purtroppo la disfunzione che Le avevamo come Ente segnalato in occasione di un analogo episodio avvenuto il 19 agosto, emerso con la denuncia pubblica dei famigliari del giovane lavoratore subacqueo coinvolto. Ci auguriamo che il Suoi uffici si siano attivati per risolvere i problemi strutturali di carenza di personale specializzato evidenziati (le apparecchiature funzionano) in modo da garantire continuità ad un servizio importantissimo per decine di migliaia di persone all’ Elba e nell’ Arcipelago Toscano. Ciò che francamente sorprende è che si sia consentita burocraticamente l’assenza contemporanea degli unici due specialisti dell’ospedale elbano senza coprire provvisoriamente il posto con una eventuale risorsa esterna. Fino ad ora, inoltre, non vi è ancora stata una presa di posizione ufficiale dell’ Asl 6 (non potendo considerasi tale, di fatto, la contraddittoria esternazione di un medico dell’ ospedale di Portoferraio) per chiarire i due episodi e dare garanzie su tempi e modi di un rapido adeguamento del servizio alle aspettative di sicurezza e di piena efficienza della camera iperbarica dell’ isola. E’ appena il caso – infatti – di ricordare come un’ informazione chiara e corretta sui servizi sia alla base del rapporto di fiducia tra i cittadini e le strutture sanitarie.
Camere iperbariche sub embolia