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Rutelli risponde a Legambiente sul faro gigliese delle Vaccarecce

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 19 settembre 2006

Fari dell’Arcipelago Toscano. Rutelli risponde a Ferrante: «per il faro delle Vaccarecce anche in caso di vendita, rimangono fermi gli obblighi di tutela e di valorizzazione sottoposto a vincoli». Per gli altri è In corso la catalogazione. Si trasmette il testo della risposta del Ministero per i Beni e le Attività Culturali alla interrogazione del Senatore Francesco Ferrante – Direttore Nazionale di LEGAMBIENTE – su fari, fortificazioni, torri e altri beni culturali nel territorio del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano: “Tutti i beni culturali indicati dall'on. interrogante, quali fari, torri e fortificazioni, come anche quelli posti sul territorio costiero, sono interessati da attività di ricognizione e di censimento da parte delle Soprintendenze di settore competenti per territorio ed in alcuni casi, come, ad esempio, per i fari di interesse culturale ubicati nel territorio della provincia di Grosseto, sono state effettuate specifiche attività di catalogazione, come risulta dalla allegata scheda. Si comunica, inoltre, che, nell' ambito delle attività di censimento dei beni culturali presenti nell'intero territorio regionale, la Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana è intenzionata a completare, in collaborazione con la Regione Toscana, la catalogazione dei beni pubblici o privati, afferenti alle tipologie qui di interesse e posti sia sulle isole dell' arcipelago toscano che lungo le coste. Con specifico riferimento al Faro delle Vaccarecce, sito sull'Isola del Giglio, esso, a differenza degli altri fari, tutti di proprietà statale, risulta di proprietà privata, intestato alla società Antico Faro delle Vaccarecce, e pertanto non soggetto alla disciplina in materia di vendita o "cartolarizzazione" di beni di proprietà statale. Il valore culturale del bene in argomento è stato oggetto di attenzione da parte di questo Ministero che, . infatti, ne ha dichiarato l'interesse culturale con Decreto Ministeriale del 7 aprile 1982 e lo ha sottoposto al regime di tutela dettato dalla legislazione specifica in materia di beni culturali. Conseguentemente, anche in caso di vendita, rimangono fermi gli obblighi di tutela e di valorizzazione che il Codice dei beni culturali, decreto legislativo n.42/2004, impone anche ai privati proprietari o detentori di beni appartenenti al patrimonio culturale nazionale. Si rappresenta, infine, per quanto attiene la vendita del Faro delle Vaccarecce, che la competente Soprintendenza non ha formulato - così come tutti gli altri enti territoriali potenzialmente interessati, Regione, Comune, Provincia - alcuna proposta di acquisto in prelazione, sia in ragione dell'esiguità delle risorse finanziarie disponibili sull'apposito capitolo di spesa, sia considerata l'attuale appartenenza alla proprietà statale della maggior parte dei similari immobili di avvistamento localizzati nella provincia di Grosseto”. IL MINISTRO In allegato alla risposta c’è una tabella con allegato la catalogazione dei fari della provincia di Grosseto. Ad esclusione del faro delle Vaccarecce, risultano di proprietà dello Stato i fari: Formiche di Grosseto; Punta Fenaio e Capel Rosso nell’Isola del Giglio; Isola di Giannutri; Punta Lividonia e Port’Ercole all’Argentario; Telamone. Tutti sono sottoposti al vincolo dell’art. 6 della 1089.


Faro delle vaccarecce giglio

Faro delle vaccarecce giglio