In merito ad alcuni interventi apparsi sulla stampa, relativi all’attività di controllo delle società partecipate, l’Amministrazione Comunale precisa quanto segue: I controlli sulle società partecipate nascono per garantire l’efficienza, l’economicità, l’efficacia delle società stesse e rappresentano un preciso dovere per gli Enti locali. Tali controlli hanno una funzione correttiva e non punitiva: lo scopo è di monitorare costantemente lo svolgimento delle attività societarie e di correggere il più rapidamente possibile il tiro in caso di incongruenze, errori gestionali, problemi. Su tutto questo esiste una consolidata giurisprudenza della Corte dei Conti, che va nel senso di procedure di controllo sempre più stringenti e sempre più puntuali. Nel caso di società come le nostre, il controllo deve essere particolarmente stringente, “analogo” a quello che l’Ente pubblico esercita sui suoi uffici. E’ pertanto del tutto corretto che il Comune di Portoferraio si sia dotato di un nuovo ufficio controllo delle partecipate. La stessa Corte dei Conti Sezione di Controllo per la Toscana (nella sua relazione sul bilancio del Comune di Portoferraio per l’anno 2003, al paragrafo VIII.2) rilevava la necessità di introdurre “sistemi di governance che permettano un’attività di valutazione e di controllo sulla qualità dei servizi erogati e sulle risultanze economico-finanziarie delle gestioni”. Le attività di controllo che la Giunta comunale intende porre in essere sono peraltro riferite ad alcuni aspetti: alle necessarie revisioni statutarie ai fini del controllo; alla messa a punto anche per le partecipate del sistema di bilancio previsionale (in questo modo esaltando il ruolo di programmazione del Consiglio) e anche di consuntivo; ad un moderno sistema di analisi dei costi; all’analisi del rapporto fra società comunali e mercato di riferimento per valutare il posizionamento delle stesse rispetto alla concorrenza; all’analisi della gestione finanziaria e all’individuazione dei percorsi di analisi della gestione in corso d’opera. Il consulente che dovrà sviluppare questo fondamentale progetto, peraltro, dovrà svolgere un’adeguata attività formativa a vantaggio degli uffici, in modo tale che, al termine dell’incarico, quantificabile in un periodo temporale di 10-12 mesi, il Comune potrà a tutti gli effetti avere una sua specifica struttura operativa del tutto autonoma. Alla luce di ciò appaiono ancora più strumentali ed incomprensibili alcuni riflessi di stampa di questi giorni.
Portoferraio dalle Grotte media