Caro Sergio, credo proprio che il mio sindaco faccia bene a non rispondermi punto per punto, visto la clamorosa cantonata che ha preso anche questa volta, incocciando in un punto solo. Giovanni Martini sembra così preso a leggere fra le righe di quello che scrivo che non si rende conto di quel che è scritto veramente nelle righe. Invito i quattro o cinque lettori interessati a leggere attentamente le due frasi – la prima tratta dalla mia prima risposta a Martini e la seconda tratta dal sindaco dal sito wwww.legambientarcipelagotoscano.it - che secondo Giovanni Martini dimostrerebbero le sue ragioni ed una mia sconvolgente incoerenza che sembra averlo molto turbato. Prima frase: “E veniamo proprio a questi sversamenti, che hanno solo un colore ed un odore chiunque amministri marciana Marina. Dire come fa Martini che anche col depuratore ci sarebbero ugualmente sversamenti in mare è sconcertante, visto che forse finirebbe in mare acqua depurata e non merda, mentre le acque meteoriche dovrebbero naturalmente non essere convogliate nel depuratore. Mi sembra che il Sindaco sia un po’ confuso. E non vorrei che il progetto del depuratore risentisse di questa sua confusione. Forse è per questo che non riesce a farlo”. Seconda frase: “…Un problema alla piena applicazione dei sistemi di riutilizzo delle acque reflue è dato dalla presenza sui 310.mila km di fognature esistenti, di quasi il 70% di reti miste (acque di scarico e acque di pioggia), progettate e realizzate quando non esistevano i depuratori, per garantire una maggior diluizione dei liquami fognari. Tra l’altro, proprio questa diluizione è adesso uno dei principali problemi per la funzionalità dei depuratori, oltre a comportare un notevole impatto ambientale in occasione di forti piogge, quando vengono messi in funzione gli sfioratori di piena che scaricano nei corsi d’acqua acque miste a scarichi fognari”. E’ del tutto evidente che i due concetti sono esattamente gli stessi e forse Giovanni Martini ha qualche problema interpretativo delle frasi un po’ lunghe e complicate, non sarebbe un dramma, visto che, per le statistiche, la cosa sembra riguardi i due terzi della popolazione italiana, ma però lui fa il Sindaco e polemizza sui giornali. Allora vedrò di dare un’interpretazione semplice e che penso di poter ritenere autentica, dato che le due frasi le ho scritte, ad anni di distanza, io medesimo di persona, e per essere più comprensibile cercherò di spiegarmi usando qualche termine marinese. La prima frase vuol dire che, a differenza di quanto sosteneva Martini, con la realizzazione a Marciana Marina di un depuratore moderno, e con condotte fognarie divise tra acque chiare ed acque scure, non dovrebbe essere possibile che il bottino finisca in mare. La seconda – che tra l’altro fotografa una situazione nazionale delle fognature identica a quella che denunciamo da sempre a Marciana Marina - vuol dire che, dove anche le acque piovane vengono convogliate nei depuratori di vecchia concezione, spesso le acque miste finiscono in mare dai troppo-pieno e naturalmente “imbottinano” il mare. Quindi, oltre che a costruire un moderno depuratore bisogna anche pensare a rivedere le condotte fognarie, dividendole, come fanno nei paesi civili, fra acque chiare e scure e magari facendolo con doppie tubazioni fin dalle abitazioni. Con questo si recupererebbe acqua dolce per usi civili ed irrigui e in mare, anche in caso di problemi o forti piogge, arriverebbe direttamente acqua chiara o depurata e non bottino misto come succede ora. Spero che il sindaco ora abbia capito e che, soprattutto, non abbia intenzione di andare a realizzare, dopo dieci anni di spossante progettazione, un depuratore mal funzionante come quelli citati come esempio negativo nel sito di Legambiente Arcipelago Toscano. Per quanto riguarda l’invito fatto “formalmente” dal Sindaco a Legambiente ed a me a partecipare il 22 settembre ad “un incontro con i vertici di Ato 5 e di Asa per trattare della realizzazione di un depuratore per Marciana Mariana”, l’invito sarà naturalmente accolto se sarà recapitato formalmente, e non via Elbareport, al Presidente di Legambiente Arcipelago Toscano che deciderà chi sarà delegato a partecipare. Ma, per correttezza verso le istituzioni, abbiamo bisogno di capire quale sia il ruolo che Legambiente dovrebbe avere in un incontro di carattere tecnico/istituzionale che coinvolge, oltre al comune, Ato5 ed Asa e se, soprattutto l’autorità d’Ambito e l’Azienda che gestisce il ciclo delle acque siano state avvertite di questo invito e condividano la presenza di Legambiente a quel tavolo. Non è nostra intenzione imporci come ospiti ininfluenti e/o poco graditi.
marciana marina