Tutto sommato poteva andare peggio, l'Elba ha retto alla prima ondata della perturbazione di mezzo settembre e la conta dei danni che si stanno facendo non è tragica. La sciroccata, violenta sia per la velocità assoluta delle raffiche (che hanno raggiunto in qualche caso i 100 km orari), sia per il suo repentino montare, ha fatto meno guasti di quanti fosse lecito attendersi, soprattutto in mare. Oltre agli episodi di Marina di lo spiaggiamento di un 12 metri ed il salvataggio di un maturo velista tedesco di cui abbiamo riferito nelle precedenti edizioni devono essere segnalati i ripetuti interventi della Guardia Costiera di Portoferraio che ha fatto uscire la sua motovedetta CP 805 per dare assistenza a 5 imbarcazioni da diporto di discrete dimensioni che si trovavano alla fonda sul lato sud della rada Portoferraiese ed i cui ferri hanno preso ad arare i fondali. Un lavoro compiuto con successo, anche se alcune dei natanti coinvolti sono venuti a collisione tra di loro si segnalano solo lievi danni alle imbarcazioni e nessuno alle persone che si trovavano a Bordo. Analogo intervento di assistenza la Capitaneria lo ha portato con la sua CP 2077 ad altre due barche in difficoltà nei pressi di Porto Azzurro. Sul fronte mare c'è da segnalare anche un intervento dei Vigili del Fuoco che si sono portati alle 9.30 di venerdì in località Naregno, dove hanno provveduto a svuotare dall'acqua un 20 piedi ormeggiato a terra che i colpi di mare avevano semiaffondato. Segnalazioni un po' più preoccupate giungono dalla dalla costa sud occidentale e mettono in risalto che la mareggiata avrebbe almeno parzialmente vanificato il lavoro (ottimo) di ripascimento eseguito a Seccheto e Cavoli determinandone una nuova erosione, anche se per una stima esatta si dovra attendere il naturale riassestamento degli arenili nei prossimi giorni.
barca spiaggiata campo largo