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Mazzantini: Martini non ha capito i parametri necessari a ottenere le 5 vele

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 13 settembre 2006

La questione delle Vele di Legambiente e Touring Club - un noto covo di comunisti - proverò a spiegargliela così: Marciana e Marciana Marina hanno avuto, nel 1997 (il sindaco di Marciana Marina era Giovanni Martini centro-destra) e 1998 (il sindaco di Marciana era Luigi Vagaggini, centro-destra) le 5 vele della Guida Blu, i parametri delle prime edizioni erano meno dettagliati e in parte diversi da quelli di oggi, si basavano, si figuri Signor Sindaco, soprattutto sulle indicazioni dei circoli locali di Legambiente e tenevano in particolar conto non la presenza di depuratori, ma i dati di analisi delle acque di ARPAT e della famigerata Goletta Verde. Dopo i criteri si sono naturalmente evoluti, arricchiti di altri parametri, diversificati ed affinati e si basano su dati del Ministero dell’Ambiente e di quello della Salute, dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia, Istat, Ancitel, Sit, Cerved, Enit, Enel, Istituto Ambiente Italia, eccetera, eccetera. I dati sono divisi in 15 classi di appartenenza – una delle quali, ciclo delle acque, riguarda: approvvigionamento idrico, qualità dell’acqua erogata, funzionamento degli impianti fognari e di depurazione, distribuzione, ecc. – e in 128 parametri, che il Sindaco naturalmente non si è mai preso la briga di controllare prima di parlare a vanvera – e magari vedere che fare per risalire la china - e nei quali ormai il giudizio del circolo locale di Legambiente, che Martini continua a credere complotti contro la sua giunta, ha un ruolo molto marginale. Ma Martini rimarrebbe sorpreso se avesse visto il nostro giudizio sui comuni elbani, vedrebbe che le bandiere assegnate sarebbero di più, perché il Creatore, e non certo l’amministrazione comunale di Marciana Marina, ci ha dato un ambiente ed un paesaggio che noi vorremmo difendere, anche dalle proposte di porto appoggiate da Martini, dalle navi veloci appoggiate da Martini, dagli sversamenti e dai divieti di balneazione che Martini vorrebbe nascondere. Il problema è che sono i dati e le Statistiche ufficiali e istituzionali, e non il circolo locale di Legambiente, che tirano giù i comuni elbani e non solo Marciana Marina, nella classifica delle 5 Vele. Pensi il sindaco, se è capace di non farsi prendere dalla rabbia - che visti anche imbarazzanti precedenti pubblici, evidentemente le ispiriamo - che Marciana Marina senza depuratore ha 3 vele come Marciana che i depuratori ce li ha. Lei ha un brutto vizio, signor sindaco, misura tutti con il suo braccio e vede malafede anche dove non esiste. E veniamo proprio a questi sversamenti, che hanno solo un colore ed un odore chiunque amministri Marciana Marina. Dire come fa Martini che anche col depuratore ci sarebbero ugualmente sversamenti di liquami a mare è sconcertante, visto che forse finirebbe in mare acqua depurata e non merda, mentre le acque meteoriche dovrebbero naturalmente non essere convogliate nel depuratore. Mi sembra che il Sindaco sia un po’ confuso. E non vorrei che il progetto del depuratore risentisse di questa sua confusione. Forse è per questo che non riesce a farlo. Il sindaco Martini sembra anche amareggiato perché gli sversamenti a mare vengono segnalati a Legambiente e non a Lui. Forse farebbe bene a chiedersi perché, di fronte a questi episodi, la gente chiama Legambiente e non i comuni. Forse sa che noi siamo affidabili, non guardiamo in faccia nessuno, rendiamo note le cose (sui giornali, come scrive Martini) , non le nascondiamo, e i Sindaci invece di “coprire” devono intervenire. Tanto è vero che le stesse lamentele di Martini ci vengono da tutti i sindaci elbani, di centro-destra e di centro-sinistra, ma almeno con un po’ più di stile e di aplomb istituzionale. Vorrei dire una cosa a Giovanni Martini e spero definitiva, a me e a Legambiente non ce ne frega niente che lui sia o non sia sindaco di Marciana Marina, può continuare a farlo in eterno (abbiamo anche presentato una richiesta per il terzo mandato per i sindaci dei piccoli comuni), ce ne frega e molto, invece, quando lui e la sua giunta “ambientalista” ignorano in piani e regolamenti la presenza del parco nazionale e della zona di protezione speciale, quando presentano strumenti urbanistici senza nulla-osta dell’area protetta e senza la necessaria Valutazione di Incidenza, quando scambiano il Gpl per metano, quando dicono che il depuratore (che Martini promette da 10 anni senza essere riuscito a farlo) lo faranno in area di rispetto cimiteriale, quando chiedono di tagliare il parco nazionale, quando si fa finta di non vedere che la gente fa il bagno in un’area non balenabile (anche per l’Arpat), quando si nascondono minuscoli divieti di balneazione dietro la muretta, quando si dice ai cittadini che non si possono fare strade o dare concessioni in luoghi dove si sa bene che non potranno essere realizzate, perché Legambiente “non da i permessi” (sic) … Se poi Martini, invece di rimuginare i suoi pregiudizi politici e le sue evidenti idiosincrasie personali, si leggesse “Ecosistema Isole Minori” di Legambiente, scoprirebbe che il riconoscimento di quello che (non moltissimo, purtroppo) viene fatto in campo ambientale all’Elba c’è. Ma Martini non legge e non si informa e così scrive lettere arrabbiatissime, piene di accuse a vanvera e prive di sostanza. Per il resto non sono interessato, e non credo lo sia nessuno di Legambiente a Marciana Marina, alle prossime elezioni comunali che sembrano innervosire tanto Martini e nemmeno le accuse del Sindaco riusciranno a smuovere il nostro interesse per questo epocale evento politico. Inoltre vorrei dirgli una cosa, stavolta come marinese. Guardi, signor sindaco che noi di Legambiente vogliamo bene al nostro pese almeno quanto Lei, non ha il monopolio dell’affetto e le critiche rivolte a Lei e alla sua amministrazione non sono critiche al paese. Lei con l’elezione a sindaco non è diventato un intoccabile monumento equestre all’orgoglio marinese. E la faccia finita, una volta per tutte con questo piagnisteo della “pubblicità negativa” che faremmo al paese denunciando problemi ambientali, in democrazia le critiche e le denunce delle cose che non vanno servono a governare meglio e chi spaccia i critici e le associazioni non allineate per nemici del popolo o detrattori del paese di solito è un dittatore o un pessimo democratico. Lei è il sindaco di Marciana Marina, è stato eletto anche per governare l’altra metà del paese che non l’ha votata, naturalmente è libero di fregarsene delle critiche di un’associazione importante come Legambiente e dei molti suoi concittadini che ci vedono come un punto di riferimento, ma farebbe bene a non dirlo e soprattutto a non scriverlo, primo perché non ci fa una bella figura, secondo perché lei dovrebbe ascoltare tutti i suoi concittadini, anche quelli che le stanno antipatici.


Marciana Marina alto

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